Zuppi: la “Laudate Deum” pungiglione etico per l’umanità

Vatican News

Il presidente della CEI commenta l’esortazione apostolica che completa e aggiorna l’enciclica Laudato Si’ sulla cura del creato. L’invito è ad agire subito “perché ogni ritardo ha conseguenze drammatiche”

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“Una ‘campana di allarme’ che non solo sottolinea le lentezze del sistema economico mondiale nell’affrontare la crisi ecologica, ma vuole diventare anche una ‘sveglia’, perché tutti insieme, nessuno escluso, ci assumiamo le nostre responsabilità per la cura del creato, dono del Padre Creatore”. Così il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana ha commentato l’esortazione apostolica Laudate Deum di Papa Francesco, pubblicata oggi quattro ottobre.

Verso stili di vita più sobri e fraterni

Proprio nel giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, sottolinea Zuppi, il Papa, “ci invita a guardare con preoccupazione la stagione che stiamo vivendo”. “Ci sono occasioni mancate come la crisi economica e quella sanitaria del Covid che non abbiamo colto nella loro chiamata a convertirci verso stili di vita più sobri e fraterni. Ogni ritardo ha conseguenze drammatiche, perché genera sofferenze soprattutto per le popolazioni più povere. C’è bisogno di un ‘pungiglione etico’ che mostri la dignità e la grandezza dell’umano”.

Abitare le relazioni come dono

“Le motivazione che sostengono questo rinnovato impegno sono spirituali”, ribadisce il presidente della Cei, sottolineando l’importanza di eventi come le COP sul clima.  “La fede nel Dio Creatore di ogni cosa ci spinge ad abitare le relazioni come dono”, spiega, affermando che “come Chiese in Italia vogliamo fare la nostra parte”. L’auspicio è che “la stessa tenerezza di Gesù verso tutte le creature ci sostenga e ci faccia condividere il travaglio della creazione che geme e soffre gli effetti del cambiamento climatico in corso”.