Benedetta Capelli – Cittaà del Vaticano
Nell’ambito della COP26, in corso a Glasgow, è stato presentato uno studio sulle emissioni di gas serra in tempo di Covid. L’analisi ha evidenziato che la crisi pandemica è stata solo una parentesi per il clima. Intanto ieri l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha approvato il vaccino anti-Covid Covaxin del laboratorio indiano Bharat Biotech. Il siero è efficace al 78%, raccomandato dai 18 anni in su. Richiede due dosi a distanza di quattro settimane, facile da conservare e quindi – riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità – particolarmente adatto ai Paesi a basso e medio reddito.
Preoccupa l’impennata di contagi in Europa
In questa prospettiva positiva però si registra, per la quinta settimana consecutiva, un aumento di contagi in Europa, con un incremento del 6% negli ultimi 7 giorni, il dato più alto a livello globale. Molta preoccupazione c’è in Germania, in 24 ore sono state 194 le vittime e oltre ventimila contagi. I dati allarmano Berlino, tanto da spingere il ministro della Salute Spahn a parlare di “pandemia dei non vaccinati” e a preannunciare nuove restrizioni per chi non è immunizzato. Il ministro ha lamentato la scarsità di controlli dei green pass, lodando l’Italia dove si è recato per il G20, e ha lanciato l’allarme per le terapie intensive in alcuni Laender. La Lettonia ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria per tre mesi. In Cile sei dei sette candidati alle presidenziali del 21 novembre sono in quarantena dopo un faccia a faccia con Gabriel Boric, esponente di sinistra, risultato positivo al Covid-19.