Usa, l’annuale colletta di Quaresima per i Catholic Relief Services

Vatican News

Lisa Zengarini – Città del Vaticano

Aiuti alle vittime di persecuzioni, guerre e disastri naturali; assistenza e protezione ai minori immigrati non accompagnati alla frontiera tra Messico e Stati Uniti; progetti di sviluppo nei Paesi poveri; promozione della pace e della riconciliazione nelle aree di conflitto nel mondo: sono le aree di intervento dei Catholic Relief Services (Crs), l’agenzia caritativa della Chiesa degli Stati Uniti per gli aiuti ai Paesi d’oltremare. Ad essi è dedicata l’annuale colletta promossa dalla Conferenza episcopale (Usccb) nel periodo di Quaresima.

Quest’anno – informa il sito dei vescovi – la campagna di raccolta si terrà nel week-end tra il 13 e il 14 marzo all’insegna del motto “Aiuta Gesù nascosto”.  I fondi raccolti saranno destinati a sei organismi cattolici impegnati in vari ambiti (emergenze, sviluppo, migrazioni, legalità, giustizia e pace e pastorale). Essi sono, oltre ai Crs, l’Ufficio nazionale per i servizi ai migranti e ai rifugiati (Mrs); l’ufficio della Usccb per la giustizia e la pace internazionale; il Segretariato della Conferenza episcopale sulla diversità culturale nella Chiesa, che si occupa anche della pastorale dei migranti, rifugiati e gli itineranti  e degli abitanti delle isole dell’Asia e del Pacifico; la Catholic Legal Immigration Network, Inc. (Clinic), la rete cattolica per l’assistenza legale agli immigrati, e il Fondo del Papa per gli aiuti di emergenza.

Anche le piccole donazioni hanno un grande impatto

Nell’attuale crisi sanitaria mondiale, che nel 2020 ha ridotto drasticamente le offerte dei fedeli anche negli Stati Uniti, i fondi raccolti con la colletta sono ancora più necessari e urgenti quest’anno, come evidenzia monsignor Paul D. Etienne, presidente del Comitato per le Collette nazionali dell’Usccb: “La colletta raccoglie piccole donazioni che possono però avere un grande impatto. Anche una donazione di 10 dollari può trasformare la vita di persone che erano già nel bisogno quando è scoppiata la pandemia”, afferma il presule. 

Fondati nel 1943, in questi decenni i Crs hanno realizzato progetti importanti con effetti duraturi.  Il sito dei vescovi statunitensi cita l’esempio degli aiuti forniti nel mondo alle famiglie colpite da disastri naturali: grazie al loro intervento non solo sono stati forniti beni di prima necessità per l’emergenza, ma è stata anche stimolata l’economia locale dei loro paesi, consentendo una ripresa nel lungo termine.  Inoltre, grazie alle donazioni,  l’Ufficio nazionale per i servizi ai migranti e ai rifugiati (Mrs), continua ad aiutare gli immigrati minori non accompagnati al confine con il Messico, in particolare per i ricongiungimenti familiari, e a condurre la sua campagna per la riforma delle politiche migratorie negli Stati Uniti. “Questa raccolta serve a garantire assistenza immediata ai poveri e ai vulnerabili, ma fornisce loro anche i mezzi per prosperare in futuro”, sottolinea monsignor Etienne che esorta i fedeli alla generosità nei limiti delle loro possibilità.