Di fronte alla malattia, alla sofferenza e al fine vita, quale è il ruolo degli operatori sanitari, in particolare nelle strutture sanitarie cattoliche? Esiste un compito, uno stile più adeguato per chi professa pubblicamente il suo credo religioso? Cosa si aspettano le persone che vengono ricoverate in una struttura sanitaria cattolica? A queste domande cerca di rispondere il Documento “Una presenza per una speranza affidabile. L’identità dell’Hospice cattolico e di ispirazione cristiana” che sarà presentato online venerdì 18 settembre, alle ore 11, sulla piattaforma: https://chiesacattolica.webex.com/chiesacattolica/j.php?MTID=m217efc829e2cc9c4cbc84df8a241bc0c (Numero riunione: 137 925 6288; Password: salute)
Il testo raccoglie il lavoro, iniziato nel luglio 2018, del Tavolo degli Hospice cattolici e di ispirazione cristiana istituito presso l’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI e vuole indicare una prospettiva di lavoro per il futuro, in dialogo aperto con la cultura e la società contemporanee.
Il Documento, spiega don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio CEI, rappresenta dunque “la sintesi di questa ricerca identitaria, uno strumento di progettualità condivisa, nuovo punto di partenza per un cammino voluto e costruito di convergenza ecclesiale e professionale”.
Pensato per chi opera nelle strutture degli Hospice cattolici e di ispirazione cristiana, il testo si rivolge anche agli altri operatori sanitari che potranno “trovare, o ritrovare, le motivazioni più profonde che li spingono a dedicarsi secondo scienza e coscienza all’accompagnamento del malato morente, nelle diverse fasi del suo cammino”.