È presente anche una delegazione della CEI al 53° Congresso Eucaristico Internazionale, in corso a Quito (Ecuador) fino al 15 settembre sul tema “Fraternità per sanare il mondo. ‘Voi siete tutti fratelli’ (Mt 23,8)”. Quest’anno, per la prima volta, la Chiesa in Italia è rappresentata non solo da Vescovi e sacerdoti, ma anche da laici: Mons. Gianmarco Busca, Vescovo di Mantova e Presidente della Commissione Episcopale per la liturgia, Mons. Giuseppe Antonio Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, don Alberto Giardina, direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI, suor Maria Grazia Girola, delle Suore Adoratrici in servizio presso la Caritas di Cremona, e Marco Cattazzo, giovane della Diocesi di Milano che ha partecipato alle iniziative sinodali lombarde. Ai cinque delegati si uniscono anche ventuno pellegrini.
Durante le giornate, sono previsti momenti di ascolto, di catechesi e testimonianze sui diversi aspetti della fraternità (familiare, sinodale, cosmica, politica), di testimonianza, oltre che celebrazioni e processioni eucaristiche. “Il Congresso di Quito non si pone come evento celebrativo isolato, ma come strumento per rendere più consapevoli le Chiese locali di cosa significa ‘partecipare’ attivamente all’Eucaristia che si celebra nei tempi ordinari delle nostre comunità”, spiega Mons. Busca ricordando che “ad ogni Messa la Chiesa si espone alle trafitture della storia per proteggere il privilegio dei poveri e dei piccoli, eletti del Signore e nostri fratelli”. Secondo il Presidente della Commissione Episcopale per la liturgia, ritrovarsi come cattolici del mondo a Quito “è un’occasione per togliere i silenziatori mondani che vorrebbero zittire il gemito dei poveri e della madre terra, un evento sinodale su scala mondiale per ribadire a voce alta i messaggi centrali contenuti nella Laudato sì e nella Fratelli tutti di Papa Francesco”.