Un incendio devasta un campo rifugiati Rohingya: 3.500 bambini senza casa

Vatican News

L’allarme dell’Unicef: 1500 minori senza scuola, al lavoro per costruire tende dove proseguire gli studi. Il rappresentante dell’organismo in Bangladesh: “Questi piccoli già sfuggiti da violenza e traumi. Urgente lavorare a stretto contatto con le autorità locali, le agenzie delle Nazioni Unite e i partner per rispondere alle esigenze di base”

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Un incendio, lo scorso 7 gennaio, ha devastato un campo di rifugiati Rohingya lasciando 3.500 bambini senza casa e 1.500 senza istruzione. La notizia giunge dall’Unicef che, in una nota, esprime “il suo più profondo cordoglio” ai 5 mila rifugiati che hanno perso le loro abitazioni nel Campo 5 dei campi di Cox’s Bazar. “Sebbene siamo grati per il fatto che non siano state segnalate vittime, almeno 1.500 bambini hanno perso l’accesso all’istruzione quando 20 strutture scolastiche sono state distrutte dall’incendio”, afferma il rappresentante dell’Unicef in Bangladesh, Sheldon Yett. “Mentre valutiamo la piena portata dei danni, l’Unicef e i partner costruiranno tende temporanee per consentire ai bambini di imparare mentre le aule vengono ricostruite”.

L’organismo Onu e i suoi partner riferiscono di aver “lavorato tutta la notte per proteggere e sostenere i bambini traumatizzati e le loro famiglie”: “Ricordiamo che questi bambini sono già sfuggiti alla violenza e al trauma. È quindi urgente lavorare a stretto contatto con le autorità locali, le agenzie delle Nazioni Unite e i partner per fornire ai più vulnerabili un riparo e rispondere alle loro esigenze di base, in modo che tutti i bambini colpiti siano al sicuro, sani e protetti”.