Mentre proseguono i combattimenti in varie zone dell’Ucraina, si pensa comunque alla ricostruzione del Paese. Oggi inizia a Londra la conferenza dei Paesi donatori alla quale partecipa il presidente ucraino Zelenski in collegamento video
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
La capitale britannica ospita i rappresentanti di oltre 60 Paesi per due giorni con lo scopo di definire un processo di ricostruzione che sarà costoso e andrà avanti per decenni. Fonti di governo ucraine dichiarano che la ricostruzione potrebbe costare almeno 750 miliardi di dollari. La Banca Mondiale stima per le esigenze più immediate relative ai danni causati dai combattimenti una cifra di 14 miliardi di dollari, mentre uno studio internazionale ha affermato che il recupero più ampio dell’economia di Kyiv costerebbe 441 miliardi di dollari.
Un Piano Marshall per l’Ucraina
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in riferimento all’importo necessario alla rinascita postbellica dell’Ucraina, parla di un vero e proprio Piano Marshall, ricordando quello guidato dagli Stati Uniti per la ricostruzione dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Tra i partecipanti all’incontro di Londra da segnalare la presenza del segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che parteciperà all’assise tramite collegamento video.
Sirene d’allarme in tutto il Paese
Sul terreno vittime e danni di guerra continuano ad aumentare. Esplosioni di registrano poco a ovest della capitale. Continuano gli attacchi nelle regioni orientali del Donbass. Sirene d’allarme in funzione in altre cinque regioni. Il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, ha detto che sono oltre otto milioni i profughi ucraini dall’inizio dell’invasione russa; più di cinque milioni hanno richiesto lo status di residenza temporanea in Paesi dell’Europa occidentale.