Ucraina: rischio nucleare per gli attacchi alla centrale di Zaporizhzhia

Vatican News

Nelle ultime 48 ore dei droni kamikaze sono stati colpiti nell’area dell’impianto, il più grande in Europa. Accuse reciproche tra Mosca e Kyev, mentre l’Agenzia internazionale per l’energia atomica avverte: queste operazioni aumentano significativamente i rischi di un incidente

Michele Raviart – Città del Vaticano

Un drone kamikaze è stato abbattuto lunedì pomeriggio sul tetto del reattore numero sei della centrale ucraina di Zaporizhzhia, controllata dai russi fin dalle prime settimane dall’inizio dell’invasione del 2022. Ad affermarlo gli operatori dell’impianto, della società russa Rusatom, che hanno accusato le forze ucraine dell’attacco e specificato come il reattore sia al momento spento. Si tratta di un’azione militare ancora non confermata da fonti indipendenti, ma che si aggiunge ai tre attacchi di droni di domenica scorsa nell’area, che hanno ferito tre persone e sono stati invece stati confermati dall’Agenzia internazionale dell’Energia atomica. L’Aiea non ha attribuito a nessuna delle due parti in conflitto la responsabilità degli attacchi, mentre Mosca e Kyev si accusano a vicenda.

Le accuse reciproche tra Mosca e Kyev

La Russia cercherà ovunque e punirà “chi attacca le strutture nucleari russe. La responsabilità degli attacchi alla centrale e le eventuali conseguenze ricadono interamente sui Paesi che aiutano Kyev”, ha commentato il ministro degli Esteri russo Lavrov. “La comunità mondiale dovrebbe privare l’Ucraina di compiere attacchi terroristici ai siti nucleari”, ha aggiunto. Per l’intelligence ucraina, invece, Kyev non avrebbe nulla a che fare con gli attacchi alla centrale nucleare. La Russia sta intensificando una “campagna di provocazioni e falsità”, ha detto infatti il direttore del centro ucraino per la lotta alla disinformazione, il tenente Kovalenko. Mosca sta attaccando il sito “con i droni, fingendo che la minaccia alla centrale e alla sicurezza nucleare provenga dall’Ucraina”, ha specificato, mentre in questi giorni l’80% delle centrali elettriche e la metà di quelle idroelettriche del Paese sono attaccate dai russi.

AIea: sono attacchi sconsiderati

“Gli attacchi aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare e devono cessare immediatamente”, ha commentato invece il direttore generale dell’Aiea Grossi. Sono attacchi “sconsiderati”, ha ribadito, sottolineando come quello di questi giorni è l primo caso del genere dal novembre 2022, quando l’Aiea aveva fornito alcune linee guida per evitare un grave incidente nucleare con conseguenze radiologiche.