Stefano Leszczynski – Città del Vaticano
La Russia è tornata a colpire duramente gran parte dell’Ucraina con una serie di attacchi missilistici su larga scala che hanno colpito anche abitazioni civili ed infrastrutture critiche. Diverse le regioni colpite, nel mirino anche l’area di Zaporizhzhia dove due persone sono state uccise e due ferite. Secondo le informazioni di Kiev l’impatto degli attacchi missilistici russi sarebbe stato limitato dalla risposta della contraerea. Tuttavia in Moldavia un missile è caduto al di là del confine senza provocare vittime ma ripetendo il pericoloso copione di quanto accaduto in Polonia poche settimane fa.
Colpite basi russe
A scatenare la reazione di Mosca il bombardamento con droni di fabbricazione ucraina di due basi aeree a Saratov e Ryazan, operazione ripetuta questa mattina all’alba contro una base russa a Kursk. Intanto, mentre le linee del fronte restano congelate, il presidente Putin si è mostrato alle telecamere, mentre attraversa il ponte che collega la Russia alla Crimea, riparato dopo i gravi danni provocati da un’autobomba. Immagini di propaganda cui il Financial Times risponde proclamando il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ‘persona dell’anno’. Sul fronte degli aiuti umanitari alla popolazione civile, intanto, la Santa Sede ha lanciato ieri una raccolta di indumenti termici da inviare alla popolazione civile ucraina per fronteggiare le rigide temperature invernali.