Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
Il discorso del Papa al corpo di diplomatico accreditato presso la Santa Sede è stato “una riaffermazione del primato della fraternità”, un aspetto che ha molto toccato, come racconta lui stesso a Vatican News, Antonio Zanardi Landi, ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta presso la Santa Sede, presente ieri all’annuale incontro con Francesco.
Un rinnovamento interiore, la risposta del Papa al Covid
Si è trattato di un’udienza centrata sulla pandemia di Covid-19, generatrice non solo di una profonda crisi sanitaria, ma anche ambientale, economica, politica. “Il Papa – spiega Zanardi Landi – ha fatto un’ampia carrellata su quelli che sono i problemi del mondo per poi arrivare al nocciolo, cioè alla pandemia come acceleratore di una crisi delle relazioni umane, di una crisi antropologica che è il grande problema di oggi”. La pandemia, aveva detto Francesco, “ha messo in luce i rischi e le conseguenze di un modo di vivere dominato da egoismo e cultura dello scarto e ci ha posto davanti un’alternativa: continuare sulla strada finora percorsa o intraprendere un nuovo cammino”. Ecco che quindi il Papa, spiega ancora il diplomatico, “coglie l’opportunità causata dalla tragedia della pandemia per proporre un rinnovamento interiore i cui effetti si ripercuotono su tutti i settori presi in esame nel corso del suo discorso”. Per Zanardi Landi, l’indicazione del Pontefice è contenuta nelle sue ultime battute, quando afferma che “la fraternità è il vero e unico rimedio alla pandemia e a tutto quello che ne deriva”. Anche per quanto riguarda i vaccini, aggiunge il diplomatico, per i quali la “logica del profitto non può essere la guida per un settore così delicato”. Quella del Papa, prosegue, “è stata una riaffermazione del primato della fraternità che mi ha molto toccato, e lo dice alla fine del suo discorso come conclusione, dopo aver toccato un altro dei punti nodali, che oggi è forse il problema centrale per le società nostre, e cioè quello della catastrofe educativa”, guardando a come è difficile per i ragazzi “seguire percorsi formativi coerenti, produttivi, che li portino ad un inserimento armonico nella società”.
Lo Smom in Iraq, meta del prossimo viaggio di Francesco
Nel suo discorso il Papa, ieri, aveva menzionato la ripresa dei viaggi apostolici, citando in particolare quello in Iraq, dal 5 all’8 marzo. Un Paese nel quale attualmente, così come Zanardi Landi ha potuto sottolineare in un breve scambio di battute col Papa, l’Ordine di Malta, attraverso la sua agenzia umanitaria internazionale, Malteser International, sta portando avanti un importante progetto umanitario, finanziato dal governo tedesco, in atto nella piana di Ninive, per il rientro di chi è fuggito a seguito della violenza dell’Isis. Prevede la ricostruzione di case, di ospedali e di scuole a Qaraqosh, luogo che il Papa visiterà,
La sollecitudine del Papa per la sopravvivenza dell’umanità
Tra i tanti argomenti toccati dal Pontefice, l’entrata in vigore, pochi giorni fa, del Trattato per la proibizione delle armi nucleari, così come, ha detto il Papa, dell’”estensione per un ulteriore quinquennio del Nuovo Trattato sulla Riduzione delle Armi Strategiche (il cosiddetto New START) fra la Federazione Russa e gli Stati Uniti d’America”. Una questione tra le più urgenti del mondo di oggi, a tal punto che “il capo della Chiesa cattolica sensibilizza i governi sull’importanza di un argomento sul quale ripone la sopravvivenza dell’umanità”.