Seggi aperti in Francia, si vota fino alle 20 per il Parlamento

Vatican News

Questa sera i francesi sapranno se la nuova Assemblea Nazionale nazionale avrà i numeri per garantire loro un governo. Al primo turno, sette giorni fa, l’estrema destra ha ottenuto il maggior numero dei voti, seguita dal blocco di sinistra e dal centro

Andrea De Angelis – Città del Vaticano 

Seggi elettorali aperti in Francia da questa mattina per il secondo turno delle legislative. Un voto molto atteso questo di domenica 7 luglio che, stando agli ultimi sondaggi, potrebbe vedere la vittoria dell’estrema destra. Si vota fino alle 18 nella maggior parte dei comuni, alle 20 nelle grandi città, compresa la capitale Parigi. Anche oggi è prevista una forte affluenza dopo il 66,7% registrato al primo turno, domenica scorsa. Le elezioni anticipate sono state annunciate lo scorso mese dal presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, dopo lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale. Rinnoveranno i 577 seggi che la compongono. 

Le previsioni

Secondo i media francesi vi è grande incertezza sulla possibilità che una parte ottenga la maggioranza assoluta dei deputati per poter, così, formare un governo. L’estrema destra di Le Pen e Bardella secondo gli ultimi sondaggi resterà lontana dalla maggioranza assoluta, pur avendo buone possibilità di confermarsi come la prima forza del Paese, seguita dagli altri due blocchi di sinistra e centro. 

Il sistema elettorale francese

Il territorio francese è suddiviso in 577 circoscrizioni elettorali, pari al numero di seggi del parlamento da rinnovare. In ogni collegio può vincere una sola persona candidata e può farlo al primo turno – svoltosi lo scorso 30 giugno – se ottiene il 50 per cento più uno dei voti espressi da almeno il 25 per cento degli elettori e delle elettrici iscritte alle liste. Oggi il secondo turno si svolge in tutte quelle circoscrizioni che non hanno eletto un candidato al primo turno. Viene eletto chi ottiene il maggior numero di voti. I candidati al secondo turno possono essere anche più di due, ma in molti seggi il blocco di sinistra e il partito di Macron hanno optato per un solo candidato, in grado di fronteggiare quello dell’estrema destra. 

Il primo turno

Al primo turno il Rassemblement National (RN) – il partito di estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella alleato con Eric Ciotti, il presidente dei Repubblicani – ha ottenuto il 33% dei voti, di cui il 29% da RN. Il Nuovo Fronte Popolare (NFP), che riunisce tra gli altri il Partito Socialista, il Partito Comunista, il partito ecologista Europe Écologie-Les Verts e La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, ha ottenuto il 28% delle preferenze, aumentando di 3 punti percentuali il risultato delle scorse elezioni (2022). Ensemble pour la République, la coalizione centrista del presidente francese Emmanuel Macron, ha raggiunto quasi il 21% dei voti.