Santa Maria Maggiore celebra la Madonna della Neve

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Nella Basilica Papale di Roma, il 5 agosto, una festa di fede e spiritualità a 1665 anni dall’evento prodigioso della nevicata. Un anniversario scandito da celebrazioni nella Basilica con cui Francesco ha uno stretto rapporto sin dai primi giorni di pontificato

Barbara Castelli – Città del Vaticano

Un evento immancabile, che riesce sempre a tingersi di stupore. Sabato 5 agosto, in occasione della solennità della Madonna della Neve e anniversario della Dedicazione, la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore accoglierà pellegrini e fedeli per commemorare la nevicata miracolosa del 358. Le radici di questa straordinaria circostanza affondano nel desiderio espresso dalla Beata Vergine Maria a Papa Liberio e al patrizio romano Giovanni. Apparsa in sogno, chiese loro di costruire una chiesa sul luogo dove sarebbe accaduto un evento miracoloso. Il 5 agosto del 358 una nevicata imbiancò il colle Esquilino. Grazie a questo segno celeste, il 35.esimo Successore di Pietro tracciò il perimetro della chiesa che venne edificata per omaggiare la Madre Celeste.

Il calendario delle celebrazioni

Dopo un Triduo, presieduto da mons. Luigi Veturi, la giornata di sabato 5 agosto sarà inaugurata con la solenne Celebrazione Eucaristica capitolare, presieduta dal cardinale Stanisław Ryłko, Arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, alle ore 10:00. Nel corso della celebrazione, così come nel pomeriggio, avrà luogo una rievocazione della nevicata miracolosa, con una pioggia di migliaia di petali bianchi. Alle ore 17:00, invece, fedeli e pellegrini potranno prendere parte al canto dei II Vespri, presieduti da mons. Piero Marini, custode della Sacra Culla; cui seguirà, alle ore 18:00, la Santa Messa, celebrata dal cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede. Il servizio liturgico sarà curato dai Frati Francescani dell’Immacolata, mentre l’animazione liturgica sarà guidata dalla Venerabile Cappella Musicale Liberiana.

“Ricordando il miracolo della nevicata che ha segnato il luogo di edificazione di questa Basilica – ha dichiarato il commissario straordinario, il vescovo Rolandas Makrikas – rinnoviamo il nostro impegno di fede e speranza nella protezione e intercessione della Vergine Maria e a Lei affidiamo, in particolare, i nostri giovani riuniti in questi giorni a Lisbona con Papa Francesco, in occasione della Giornata mondiale della gioventù”.

“La celebrazione della festa della Madonna della Neve – ha proseguito mons. Ivan Ricupero, cerimoniere della Basilica – rappresenta un’occasione speciale per rafforzare la connessione tra il divino e l’umano, e per pregare affinché la Madonna, in questa Basilica invocata come Salus Populi Romani, possa guidare e proteggere il popolo di Dio lungo il cammino della vita”.

Il legame tra Papa Francesco e la Salus Populi Romani

In questi giorni gli occhi del mondo sono rivolti a Lisbona, dove si sta svolgendo la XXXVII Giornata mondiale della gioventù, tra il 2 e il 6 agosto. I giovani del mondo si sono ritrovati, insieme con Papa Francesco, per testimoniare la gioia dell’incontro con Dio e il desiderio di costruire un mondo di pace, senza false frontiere. Proprio 10 anni, sempre in occasione di una GMG, quella a Rio de Janeiro, in Brasile, il Pontefice inaugurò un evento che si è poi fatto consuetudine, prima e dopo un viaggio internazionale: la preghiera dinanzi l’immagine della Madonna Salus Populi Romani. Tra i tanti eventi che testimoniano lo stretto legame tra Papa Bergoglio e la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, chiamata anche Basilica Liberiana o ad Nives, non si può poi dimenticare la visita compiuta il giorno seguente all’elezione al Soglio di Pietro; così come la preghiera del Santo Rosario del 4 maggio del 2013. “La Salus Populi Romani – disse in tale circostanza – è la mamma che ci dona la salute nella crescita, ci dona la salute nell’affrontare e superare i problemi, ci dona la salute nel renderci liberi per le scelte definitive; la mamma che ci insegna ad essere fecondi, ad essere aperti alla vita e ad essere sempre fecondi di bene, fecondi di gioia, fecondi di speranza, a non perdere mai la speranza, a donare vita agli altri, vita fisica e spirituale”.

La preghiera prima di partire per Lisbona

Lo scorso 31 luglio, come d’abitudine, Papa Francesco ha pregato dinanzi l’icona della Vergine Salus populi romani, affidandoLe il viaggio in Portogallo e le migliaia di giovani convenuti da tutto il mondo. Il tale occasione, la 109.esima presenza a Santa Maria Maggiore da pontefice, al Santo Padre sono state donate alcune immagini della Madre Celeste con i petali della rievocazione, che ha portato con sé a Lisbona.