Gestita dalle suore della Congregazione delle Madri dei senzatetto e San Giuseppe della Montagna, la struttura si trova nel cuore di Roma e offre un’ospitalità semplice e attenta, capace di restituire un’aria famigliare ai suoi ospiti. Suor Elena Herrera, responsabile dell’accoglienza: “L’ospitalità per noi è un mezzo di evangelizzazione, ci offre uno spazio per condividere e ascoltare”
Beatrice D’Ascenzi – Città del Vaticano
Un luogo di pace e riposo all’ombra delle mura vaticane. La casa per ferie San Giuseppe della Montagna, a pochi minuti dall’ingresso dei Musei Vaticani, è diretta dalle suore della Congregazione delle Madri dei senzatetto. L’ordine nato nel 1881 in Spagna, a Malaga, da sempre fonda le sue radici nella vicinanza al prossimo, come Suor Elena Herrera responsabile dell’accoglienza racconta a Vatican News: “Gli ospiti sono felici di venire qui, cercano un’ospitalità religiosa e per noi è bello vedere come il nostro non sia solo un luogo di vacanza ma diventi uno spazio di condivisione e ascolto”.
Umile servizio e disponibilità
“Noi qui a Roma ci occupiamo sia di una casa famiglia che della casa per Ferie”, spiega ancora la responsabile, “nella struttura ci occupiamo dell’accoglienza religiosa di tutti, sia dei pellegrini che dei turisti che vengono a visitare la città eterna.” La casa inoltre, riceve anche i famigliari del ricoverarti all’Ospedale San Carlo di Nancy a cui le monache cercano di offrire un soggiorno facile e sereno nonostante le difficoltà. “Per noi è un mezzo di evangelizzazione – continua Herrera – il nostro Carisma è essere madri di tutti, soprattutto di quelli che si sento abbandonati. Per questo siamo sostenute da San José, a cui affidiamo la custodia della nostra accoglienza e da cui riceviamo un esempio di umile servizio e disponibilità”.
La forza dell’ospitalità religiosa
“Qui vengono soprattutto famiglie, italiane ma anche dall’estero – spiega ancora suor Elena – non solo dalla Spagna dove è nato il nostro ordine, ma anche dalla Svizzera, dall’Austria e da tutt’Europa. Si trovano bene con noi, e spesso ci dicono che per loro è come avere una casa accanto al Vaticano. Sono qui da noi per la nostra vicinanza ai Musei Vaticani ma tanti pellegrini vengono per assistere all’udienza papale del mercoledì.” La casa è dotata di una cappella interna dove gli ospiti, racconta la suora, se lo desiderano, possono assistere alla Messa o alla celebrazione dell’Adorazione eucaristica con le sorelle o avere un momento di preghiera personale.
L’accoglienza delle persone con disabilità
La struttura, inoltre, pone una grande attenzione alla necessità delle persone con disabilità. La loro indipendenza e il loro benessere è di primaria importanza per le monache, che durante la recente ristrutturazione dell’immobile hanno reso le camere comode, arredate adeguatamente e funzionali per gli ospiti disabili. “Ogni anno i turisti e i pellegrini disabili sono sempre di più. Vengono in gruppi o in famiglia e quando arrivano non rimangono sempre a casa, ma hanno l’opportunità di visitare e vedere tutto in autonomia. Noi – conclude suor Elena – garantiamo loro il comfort di cui hanno bisogno”.