RD Congo, attacco in un campo sfollati. Il dolore del Papa: vile violenza

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In un telegramma a firma del cardinale Parolin indirizzato al vescovo di Goma, Francesco stigmatizza ogni tipo di violenza ed esorta il popolo congolese a mantenere viva la speranza e gli attori politici a lavorare per la pace e la fratellanza

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Papa Francesco esprime “dolore” per il “vile attacco” perpetrato lo scorso 3 maggio nel campo profughi di Mugunga, vicino a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, che ha ucciso almeno 17 persone ferendone più di 35. In un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, indirizzato al vescovo di Goma, monsignor Willy Ngumbi Ngengele, Francesco “desidera essere vicino a tutti coloro che sono stati colpiti da questo atto di odio cieco, che non ha risparmiato molti bambini”.

Condanna degli atti di violenza

Il Pontefice assicura la sua preghiera i feriti e le famiglie che hanno subito delle perdite e prega per l’anima di tutti coloro che hanno perso la vita. “Condannando ancora una volta tutti gli atti di violenza per la risoluzione dei conflitti, violenza di cui i poveri e i più diseredati sono sempre le prime vittime”, si legge nel telegramma, Papa Francesco “invita il popolo congolese a mantenere viva la speranza ed esorta tutti gli attori politici a lavorare con determinazione per la pace e la fratellanza”.

Le esplosioni

Venerdì scorso due esplosioni hanno colpito il sito per sfollati a Mugunga e Lac Vert, dove migliaia di persone sono rifugiate in fuga dai combattimenti nell’area circostante tra le forze governative congolesi e i ribelli dell’M23. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini; decine di altre persone sono rimaste gravemente ferite e sono state trasportate negli ospedali di Goma, già sovraffollati. Le esplosioni – la cui natura non è stata ancora accertata – hanno causato danni significativi ai rifugi e alle precarie infrastrutture del sito.