Raid israeliano fa strage a Khan Younis, decine le vittime

Vatican News

Un nuovo attacco di Israele su un campo profughi a sud della Striscia ha provocato, secondo fonti palestinesi, almeno 40 morti e decine di feriti, oltre a numerosi dispersi. Intanto è salito a 26 il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani nei giorni scorsi in Siria. Restano in alto mare i negoziati per una tregua su Gaza

Paola Simonetti – Città del Vaticano

Una raffica di missili ha investito le tende di un accampamento nell’area umanitaria di Al-Mawasi a Khan Yunis, a sud della Striscia, investendo senza scampo, secondo fonti palestinesi, almeno 40 civili e ferendone altri 60. Decine i dispersi, testimoni riferiscono della scomparsa di intere famiglie. L’operazione israeliana delle ultime ore intendeva colpire, ha chiarito l’esercito, “importanti terroristi di Hamas all’interno di un centro di comando e controllo incorporato nella zona”, una tesi che viene definita una “palese menzogna” dal gruppo islamico che nega la presenza di propri miliziani in quel sito.

Mediazione in stallo

Sul fronte dei negoziati per una tregua a Gaza, il presidente egiziano al Sisi, sottolinea la “necessità assoluta” di raggiungere l’intesa, un’urgenza su cui gli Stati Uniti concordano, ma per la quale, dicono, Hamas resta il principale ostacolo. Accusa questa che il gruppo islamico nei giorni scorsi aveva invece rivolto a Israele, responsabile, secondo Hamas, “di cambiare continuamente le carte in tavola”.

Gli attacchi israeliani in Siria

Decine le vittime, con un bilancio sempre più pesante, anche in Siria dove Israele ha preso di mira, tra domenica e lunedì con 14 missili, basi militari filoiraniane, provocando almeno 26 morti e scatenando la rabbia dell’Iran. Stando a quanto dichiarato dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani, tra le vittime identificate ci sarebbero 11 miliziani siriani filo-iraniani, 2 di Hezbollah, 4 militari governativi e almeno 5 civili. I feriti sono almeno 32. Si tratta di “uno dei raid più violenti” condotti da Israele in Siria, ha commentato il direttore della ong, Rami Abdel Rahman, mentre dal ministero degli Esteri siriano arriva l’accusa a Israele di “provocare un’ulteriore escalation nelle regione”.