Dialogo “franco” ieri, 2 aprile, sui temi di intelligenza artificiale, clima, cyberattacchi, guerra in Medio Oriente. Divergenze sul fronte economico e sulla situazione a Taiwan. Il conflitto in Ucraina al centro del prossimo viaggio del segretario di Stato, Antony Blinken, in Cina
Stefania Ferretti – Città del Vaticano
Il presidente statunitense Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping si sono intrattenuti ieri, 2 aprile, per oltre un’ora e mezzo al telefono dopo l’incontro dello scorso novembre in California. Oggetto del dialogo, definito “franco” e “costruttivo” dalla Casa Bianca, sono stati i temi dell’intelligenza artificiale, del clima, della lotta al fentanyl, dei cyberattacchi, della situazione in Medio Oriente. Divergenze sono, tuttavia, emerse sul fronte economico dove i dazi continuano a dominare i rapporti tra i due Paesi. Gli Stati Uniti, in particolare, sono preoccupati dalle politiche scorrette e non di mercato applicate dalla Cina.
Blinken in Cina nelle prossime settimane
Sul fronte Ucraina, la guerra di Putin contro Kyiv sarà, invece, uno dei temi che il segretario di Stato americano, Antony Blinken, affronterà nel suo viaggio in Cina nelle prossime settime. Su Taiwan, il presidente cinese ha risposto che Pechino non intende “lasciare che le attività separatiste, la connivenza esterna e il sostegno alle forze dell’indipendenza di Taipei restino incontrollati”. Ferma, altresì, la posizione di Biden sul tema dei cyberattacchi, una delle preoccupazioni che gli Stati Uniti hanno da tempo verso la Cina. Il presidente Usa ha assicurato un’azione di fronte alle minacce alla sicurezza nazionale del Paese.