Giada Aquilino e Emanuela Campanile – Città del Vaticano
Sono quasi 4 mila ormai le persone che in Italia, e non solo, ricevono tutti i giorni esattamente da un anno la riflessione sul Vangelo quotidiano inviata, tramite Whatsapp, dai padri carmelitani scalzi della Liguria.
Da quei giorni difficili in poi
Il 9 marzo è infatti il primo anniversario del Caffè carmelitano, nato nel 2020 “nei giorni difficili del confinamento per il Covid-19”, per iniziativa dei carmelitani scalzi di Sant’Anna a Genova: lo ricorda padre Federico Trinchero, missionario carmelitano in Centrafrica, che fa parte dell’equipe animatrice dell’iniziativa.
Gli “ingredienti” del caffè carmelitano
Come riportato lo scorso anno da Vatican News, si tratta di un breve audio contenete la lettura del Vangelo del giorno, seguita da una riflessione del frate incaricato, una preghiera e un augurio per una serena giornata. È possibile iscriversi e riceverlo anche via Telegram. “Per fare un caffè – ricorda il missionario – sono necessarie quattro semplici cose: acqua, una miscela ben macinata e tostata, fuoco e una moka. Anche il Caffè carmelitano – spiega padre Trinchero – ha bisogno di quattro semplici ingredienti: l’acqua della nostra vita, il caffè della Parola di Dio, il fuoco della preghiera, la moka di una comunità di frati.
Un caffè servito in giro per il mondo
E così, ogni mattina, un gruppo sempre più grande di amici riceve, direttamente a casa propria, una piccola tazzina di caffè caldo, che si beve in cinque minuti. Un caffè buono come il Vangelo che, per ormai ben più di 3.780 persone sparse in Italia e nel mondo, è diventato un buongiorno atteso, un compagno di viaggio, un aiuto per la preghiera e per la vita”.“Se le epidemie si susseguono lungo la storia, se la tecnologia evolve rapidamente, la Parola di Dio, invece, resta in eterno”, riflette il frate. Il Caffè carmelitano vuole essere “un piccolo aiuto affinché la Parola del Vangelo possa raggiungere tante persone”, quelle che poi in fondo costituiscono “lo zucchero” da aggiungere al caffè.
I frati: siamo solo strumento di Dio
I carmelitani che hanno dato vita all’iniziativa e che quotidianamente servono il Caffè, sono circa 20 e appartengono a diversi monasteri della zona ligure. Questa sera, ognuno nella propria comunità, parteciperà ad una Santa Messa di ringraziamento. Prima di tutto “perchè la Parola di Dio sazia il cuore e orienta le scelte”, spiega nell’intervista padre Lorenzo Galviati, uno degli organizzatori dell’iniziativa. In secondo luogo, “e questo vale soprattutto per noi carmelitani”, prosegue il giovane frate, “ringraziamo per averci dato ulteriore consapevolezza di essere solo strumenti nelle Sue mani. E’ Dio che raccoglie i frutti e agisce”.