Prima Giornata nazionale dedicata alla giustizia riparativa

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“La giustizia riparativa può diventare il pilastro della giustizia di domani”. È quanto sottolinea in un messaggio la ministra italiana della Giustizia, Marta Cartabia, in occasione della Giornata dedicata alla pastorale della riconciliazione nelle carceri minorili. Si tratta di una iniziativa promossa dall’Ispettorato Generale dei Cappellani delle carceri d’Italia, guidato da don Raffaele Grimaldi: “Noi cappellani – spiega il sacerdote – sperimentiamo ogni giorno a contatto con i giovani delle carceri per minorenni, che il perdono offerto ‘apre nel cuore di chi ha sbagliato e di chi ha subito la violenza dell’altro, la finestra del futuro’. Una giustizia libera dalla violenza che consente di costruire nuovi percorsi per incontrare la persona, accogliere il suo errore e la sofferenza del torto subito in aiuto sia degli autori dei reati sia delle vittime. Come Caino e Abele, essi diventano il simbolo di un nuovo percorso che stimola a ricucire i rapporti umani distrutti. La giornata dedicata alla giustizia riparativa diventa, perciò, una vera riflessione a vari livelli per costruire, anche con fatica, un nuovo modello di giustizia più efficace che aiuta il reo a responsabilizzarsi e alla vittima ad acquisire la consapevolezza di farsi giustizia in modo diverso”.

Per una cultura della riparazione

La Giornata di riflessione del 5 aprile vede coinvolti i 17 cappellani degli Istituti penali minorili d’Italia, con il supporto del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità “Questa prima giornata della Giustizia riparativa – afferma don Grimaldi – vuole essere anche un coraggioso appello, affinché la giustizia non sia disumanizzante e non seppellisca il ‘diritto alla speranza’ verso coloro che, in passato, hanno sbagliato; al contrario, possano ricevere fiducia ed entrare nella porta del perdono per una vera riconciliazione nel cammino di reinserimento umano e sociale. Come afferma il cardinale Carlo Maria Martini, ‘l’uomo colpevole ha bisogno non tanto di segregazione, quanto di compagnia di qualcuno che lo accompagni nel cammino, arduo ma possibile, dal delitto alla riconciliazione, dalla guerra alla pace. Da solo, difficilmente può percorrere questo itinerario di liberazione e di inserimento’. Con le parole lungimiranti di Martini, profeta coraggioso del nostro tempo, auguriamo che la celebrazione della Giornata sulla giustizia riparativa, rivolta al mondo dei minori, possa essere per tutti un invito a non chiudere mai la porta della speranza ma di aprire il cuore e saper offrire la possibilità di ricominciare. Una rivoluzione culturale, pastorale, normativa”.