Più di 11 milioni di euro per sostenere donne, bambini e poveri

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Sanità, educazione, promozione sociale con una particolare attenzione alle donne, ai bambini e alle persone con disabilità. Sono questi gli ambiti principali dei progetti approvati dal Comitato per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli nella riunione del 24 e 25 novembre. Si tratta di 53 nuovi progetti, per i quali saranno stanziati € 11.088.174 così suddivisi: € 6.991.622 per 27 interventi in Africa, € 1.755.898 per 12 interventi in America Latina; € 1.476.177 per 9 interventi in Asia, € 543.065 per 4 interventi in Medio Oriente e € 1.321.412 per 1 intervento in Europa.
Tra i progetti più significativi, otto saranno realizzati in Africa: In Burkina Faso, le figlie di San Camillo, che nella città di Ouagadougou gestiscono il centro medico “Saint Camille” (nel 2022 ha erogato 60mila visite ambulatoriali, 1.132 parti, 8600 ecografie, 30.000 esami di laboratorio), costruiranno ed equipaggeranno un nuovo reparto di radiologia. In Madagascar le suore francescane di Maria, per migliorare il servizio offerto dall’ospedale Policlinico San Francesco di Assisi, acquisteranno nuovi dispositivi sanitari per il blocco operatorio. In Cameroun, la diocesi di Edea amplierà l’offerta formativa professionale e tecnica rivolta ai giovani del villaggio di Mogong: per loro saranno costruiti un dormitorio e un laboratorio d’informatica e verrà avviata un’attività di piscicoltura. A Capo Verde, la diocesi di Santiago de Cabo Verde realizzerà un Centro educativo per prevenire l’abbandono familiare e scolastico di bambini e giovani che abitano nella Baia de Alcatraz, quartiere di São Domingos, zona periferica, altamente popolata con un alto tasso di povertà e di abbandono scolastico (aumentato nel 2022-23 del 17,7%). In Sud Sudan, a Maker Kuei, nella diocesi di Rumbek, le suore dell’Istituto della Beata Vergine Maria (conosciute come le Dame Inglesi) intendono sostenere e promuovere l’accesso delle ragazze ad un’istruzione di qualità. Nella Repubblica Democratica del Congo, le Suore Oblate delle Assunzione costruiranno un Centro per accogliere gli orfani di Beni in un ambiente sicuro e protetto, fornendo loro assistenza di base e educazione. In Tanzania, “L’Africa Chiama ODV” supporterà i bambini disabili della regione di Iringa, potenziando l’accesso ai servizi sanitari e riabilitativi, attraverso la diffusione di un sistema di prevenzione e diagnosi precoce a livello regionale e la partecipazione attiva delle famiglie. In Etiopia, C.V.M (Comunità Volontari per il Mondo) migliorerà l’accesso alle fonti di acqua pulita per le strutture igienico-sanitarle di base nei distretti di Besketo, Semen Ari-e-Geze-Gola e sensibilizzerà le comunità sull’importanza delle pratiche igienico-sanitarie per ridurre il rischio di trasmissione di malattie. Sono previsti interventi di costruzione o riabilitazione di sistemi idrici, di formazione, di sviluppo di piccole cooperative e di nuove attività generatrici di reddito.
Dei 12 progetti finanziati nel Continente latino-americano, grande rilevanza assume quello promosso in Brasile dalla diocesi di Paraiba che, nel quartiere di Taquara, costruirà il Centro sociale Sao Jose per dare ai giovani la possibilità di frequentare corsi professionali; il tutto per contrastare fenomeni come il disagio sociale, il traffico di droga e la prostituzione. In Colombia, a Medellin, le Suore Oblate del S. Redentore aiuteranno le donne vittime di prostituzione e tratta con strumenti di formazione finalizzati a raggiungere una autonomia personale ed economica. Il progetto si svolge in sinergia con le autorità locali e con il “Centro di Attenzione nell’Area Giuridica e Psicologica” dei Padri Francescani dell’Università di San Buenaventura e del National Learning Service (SENA).
Nel Continente asiatico, uno dei progetti vedrà la luce in Bangladesh: le suore Salesiane, che da quattro anni hanno istituito un “Collegio Infermieristico” per formare 200 giovani infermieri, amplieranno la struttura del “Nursing College di Mymensingh” che ha come destinatari i più poveri e vulnerabili della comunità adivasi. In India, ad Harmoti, in Assam, la diocesi di Saint John Chrysostom of Gurgaon dei Siro-Malankaresi costruirà una nuova scuola (dotata di un ostello) che accoglierà 600 studenti, ovvero il doppio di quelli che attualmente sono ospitati in un edificio fatto di bambù, fango e lastre di metallo.