Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
È in piazza San Pietro da diversi giorni e da domani sarà anche illuminato. Il tradizionale albero di natale, allestito di fronte alla Basilica, quest’anno, oltre ad essere messaggio di augurio, vuole esserlo anche di speranza, di vitalità e di solidarietà. L’abete, alto 28 metri, di 113 anni e di circa 80 quintali di peso, arriva da Andalo, e verrà inaugurato assieme al presepe andino regalato al Papa da una comunità peruviana.
A sostegno dell’Agop Onlus
Si tratta di una bellissima occasione, di un grande orgoglio e di grande emozione, testimonia il sindaco del comune del Trentino, Alberto Perli che domani mattina, prima dell’inaugurazione, sarà in udienza dal Papa, con l’arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, e una ottantina di fedeli di Andalo. Perli racconta anche il progetto di solidarietà legato all’albero e diretto all’Associazione genitori oncologia pediatrica onlus (Agop Onlus) con sede al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, rivolto ai ragazzi lì ricoverati e che, spesso, spiega Perli, “vengono in Trentino al centro di protonterapia per le cure. Un centro che è uno dei pochissimi in Italia che riesce a garantire cure particolari a questi ragazzi che, nei momenti di distrazione, di svago, vengono ospitati nel centro sportivo e ricreativo, di Andalo”.
Le decorazioni, il respiro del Trentino
L’albero diviene quindi latore di un messaggio di solidarietà attraverso le decorazioni. “Il Vaticano – prosegue Perli – ci ha offerto l’opportunità di proporre gli addobbi dell’albero; quindi, insieme ad una quarantina di volontari, abbiamo pensato di realizzarne in legno, tutti fatti a mano. Si tratta di sfere trasparenti con dentro pezzettini profumati del legno delle nostre foreste che, assieme ad altri addobbi in legno, verranno montati sull’albero. Sono circa 600 oggetti molto particolari: queste sfere contengono il respiro delle nostre foreste alpine e speriamo che vengano percepite come il nostro portare, nella città mondiale del cristianesimo, un messaggio di pace, speranza e fiducia, anche a seguito del brutto momento della pandemia e a tre anni dalla tempesta Vaia che ha sconvolto le foreste alpine”. Alcuni di questi addobbi verranno quindi consegnati ai giovani di Agop Onlus, a testimonianza della forza e della vitalità della natura, delle foreste del Trentino, un incoraggiamento a questi ragazzi che arriverà anche attraverso dei messaggi di auguri scritti a mano dagli studenti di Andalo e contenuti all’interno delle sfere che addobbano l’albero.
La solidarietà non riposa mai
Andalo è un comune piccolo, con poco più di mille abitanti che, tutti insieme, si sono mossi per inviare il loro messaggio natalizio a Roma, in particolare a questi ragazzi malati. Ecco che quindi, obbedendo al tipico detto “ntant che pòlsest va a tagliar su legna – intanto che riposi taglia un po’ di legna”, nessuno ha perso l’occasione di fare qualcosa di utile, “anche nei momenti di riposo – aggiunge il sindaco – che è poi quello che hanno fatto i volontari, tra falegnami-hobbysti, albergatori, casalinghe, pensionati e ragazzi che si sono messi, anche dopo cena, a lavorare in maniera molto incessante” per realizzare con grande cura questi oggetti molto particolari da donare ai piccoli pazienti oncologici.