Davide Dionisi – Città del Vaticano
“Parlando con voi scopro che venite da zone piene di tensioni e di conflitti e sapere che qui ci sia questo sforzo per costruire la pace è una cosa bellissima. Dirò al Papa che ho fatto questo incontro oggi e porterò a lui i vostri saluti ma soprattutto riferirò del vostro impegno”. E’ il messaggio del cardinale Pietro Parolin rivolto oggi ai giovani della World House di Rondine, l’organizzazione fondata nel 1988 da Franco Vaccari che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo. All’incontro hanno partecipato ragazzi e ragazze provenienti da luoghi di conflitto e con loro anche gli undici giovani selezionati per il progetto “Mediterraneo: frontiera di pace, educazione e riconciliazione”, l’Opera “segno” lanciata dalla Conferenza episcopale italiana, in occasione delle giornate di Bari dello scorso anno.
Qui si sta costruendo la pace
Nel corso della breve visita alla Cittadella della Pace, nei pressi di Arezzo, il segretario di Stato ha incoraggiato il lavoro dei giovani che hanno seguito un anno di formazione centrato sul Metodo Rondine e sulla leadership. “Dirò al Papa che qui si sta costruendo la pace, poco a poco, mattone dopo mattone” ha detto il porporato ai ragazzi che saranno chiamati a intervenire nei contesti di provenienza, in collaborazione con le Chiese locali del bacino mediterraneo (dai Balcani alla Penisola Turca, fino al Medio-Oriente e al Nord Africa), per gestire i cambiamenti socio-culturali in atto, avviare interventi di cooperazione, progettare iniziative di peacebuilding e di impresa sociale.
Amina: Dialogo e riconciliazione
“Nonostante il difficile anno passato siamo molto felici di essere riusciti a venire in Italia per lavorare sui nostri progetti e per dimostrare che è possibile convivere e dialogare” ha detto Amina, giovane bosniaca, parlando a nome dei giovani del Mediterraneo. “I progetti che realizzeremo nei nostri Paesi al rientro hanno come obiettivo il dialogo, la riconciliazione e la pace e continueremo a sviluppare la rete, che qui stiamo costruendo, di giovani che vogliono promuovere la coesione sociale nel Mediterraneo” ha evidenziato la ragazza. Il percorso sarà affiancato dal progetto di ricerca-azione condotto dall’équipe del Centro d’Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per misurare i cambiamenti prodotti dal percorso formativo e sull’effettivo impatto generato nei territori al rientro dei ragazzi nei Paesi di origine.
Vaccari: Onorati della visita
“Siamo onorati di questa visita del Cardinale che oggi ha potuto incontrare di persona i giovani leader che Rondine sta formando perché possano incidere nei contesti di conflitto” ha detto il Presidente Vaccari, segnalando che Parolin già due anni fa dette il suo supporto alla campagna Leaders for Peace presentata poi alle Nazioni Unite per sensibilizzare i Governi sulla necessità di formare i giovani ad nuova leadership globale capace di generare pace. “Il suo apprezzamento è un grande stimolo per questi giovani che si impegnano per diventare ambasciatori di pace” ha ricordato.
Il programma della giornata
L’incontro con il segretario di Stato, alla presenza dell’arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Riccardo Fontana e di Domenico Giani oggi presidente della Fondazione Enel, è avvenuto nella cornice dell’Arena di Janine inaugurata da Liliana Segre lo scordo 9 ottobre come monito contro l’indifferenza. Al termine dell’incontro il Cardinale ha visitato il cantiere della scuola che a settembre prossimo ospiterà la nuova classe del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine e che vedrà anche 27 studenti liceali di tutta Italia formarsi per un anno nell’ambiente internazionale dell’organizzazione aretina.