Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Guardano al dialogo, alla condivisione e alla pace internazionale le parole del segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, pronunciato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, in occasione della Giornata Nazionale della Santa Sede all’Expo 2020, che terminerà il 31 marzo. Il porporato rivolge anzitutto gli auguri del Papa e i propri al Paese nel cinquantesimo anniversario di fondazione ed esprime la speranza che il popolo emiratino, e quanti vi lavorano siano benedetti con prosperità e pace. Ricorda poi la storica visita apostolica di Francesco nel febbraio 2019 e la calda accoglienza e ospitalità riservatagli.
I rapporti tra Santa Sede ed Emirati Arabi
Il cardinale Parolin evidenzia la stima della Santa Sede nei confronti degli Emirati Arabi Uniti e rimarca i molti legami che si sono creati e i valori riconosciuti da entrambe le parti come punti di riferimento fondamentali, pur nella diversità delle radici culturali e delle credenze religiose, e l’impegno a cercare convergenze che possano contribuire alla pace della comunità internazionale. Parla poi delle relazioni diplomatiche stabilitesi 15 anni fa tra la Santa Sede e gli Emirati Arabi Uniti che ora hanno raggiunto una nuova fase con la recente apertura della nunziatura apostolica ad Abu Dhabi.
Il significato della Santa Sede all’Expo di Dubai
A proposito della presenza della Santa Sede all’Expo di Dubai, il cardinale segretario di Stato, precisa che è essenzialmente simbolica e culturale, senza scopi commerciali, volta a promuovere l’ideale della coesistenza pacifica tra Nazioni, culture e religioni diverse. La Santa Sede è fermamente impegnata a promuovere quest’ideale a livello socio-culturale, educativo, diplomatico e religioso, affinché la concordia e l’armonia possano essere realmente realizzate per tutti i membri della famiglia umana. Il porporato aggiunge che questo bisogno di pace è particolarmente sentito nel contesto degli attuali molteplici conflitti in varie parti del mondo e cita la tragedia della guerra in Ucraina, che sta causando tanta morte, distruzione e miseria.
Il ruolo delle religioni e delle istituzioni per una pacifica convivenza
Il cardinale Parolin sostiene che ogni convivenza pacifica deve essere preceduta e fondata su un impegno alla condivisione e che per questo occorre il dialogo. Afferma, inoltre, che le religioni e le loro istituzioni possono e devono assumere la missione di essere catalizzatori nel processo vitale di sensibilizzazione e di formazione delle coscienze e specifica che il Padiglione della Santa Sede richiama alla feconda capacità di dialogo, di incontro e di amicizia negli storici eventi che hanno coinvolto San Francesco d’Assisi e il Sultano d’Egitto al-Malik al-Kāmil, che nel 1219 misero da parte le loro differenze per entrare in dialogo, segnando una nuova apertura tra le nostre culture e religioni, e ancora Papa Francesco e il Grande Imam di al-Azhar, Ahmad el-Tayeb, che il 4 febbraio 2019, ad Abu Dhabi, hanno firmato il Documento sulla fratellanza umana per la pace nel mondo e la convivenza. Un documento che il cardinale segretario di Stato definisce un appello profetico, che invita tutti i popoli a impegnarsi in un dialogo che vada oltre la semplice tolleranza e che stabilisca sentimenti e relazioni di rispetto reciproco e di vera fraternità, animato da un fermo rifiuto di ogni forma di inimicizia e di estremismo politico o religioso.
La fratellanza umana e l’importanza dell’educazione
Tra i frutti del Documento sulla fratellanza umana, il porporato cita il Comitato Superiore di Fratellanza Umana, presieduto dal cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, l’iniziativa della costruzione della “Casa Famiglia Abramo”, e l’istituzione della Giornata Internazionale della Fratellanza Umana. Il cardinale Parolin parla poi dell’importanza dell’educazione e del suo potere sociale e culturale, dell’innato desiderio di conoscenza, che orienta verso la ricerca del buono, del bello, del vero, che innalza anche verso il trascendente e menziona il memorandum d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione degli Emirati Arabi Uniti e la Congregazione per l’Educazione Cattolica, che promuove una serie di progetti e iniziative volte a formare un’alleanza educativa per il rispetto dei diritti umani, l’impegno per l’ambiente e il principio di solidarietà. Infine il cardinale segretario di Stato conclude il suo discorso notando la coincidenza della Giornata della Santa Sede all’Expo 2020 con la data di inizio del pontificato di Papa Francesco, il 19 marzo 2013, auspicando che la sua grande sensibilità al dialogo e alla costruzione di una società basata sulla pace, sull’uguaglianza e sul rispetto della dignità e dei diritti umani possano ispirare a costruire ponti per avvicinare le persone e a riscoprire ciò che rende veramente fratelli e sorelle.