Papa in Iraq: un viaggio all’insegna di Maria, ponte di dialogo con l’Islam

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Federico Piana- Città del Vaticano

In Iraq Papa Francesco è stato sempre accanto a Maria. Non solo perché un’immagine della Vergine di Loreto lo ha accompagnato in tutte le tappe di un viaggio straordinario e storico  o perchè ha avuto sul palco di Erbil la statuina di Maria ferita dall’Is, ma anche per il fatto che nel Paese dell’Asia occidentale, a maggioranza musulmana, la Madonna ha stabilito la sua ‘casa’. L’amore che i fedeli musulmani nutrono per l’Immacolata è, infatti, talmente grande da essere diventato anche un punto di forza nel dialogo interreligioso. “Il Corano, che contiene la dottrina di Maometto tramandata dalla memoria dei suoi compagni, si compone di 114 Sure, o capitoli, disposti in ordine decrescente di lunghezza. Maria è presente in 12 Sure e 70 versetti” dice Antonino Grasso, mariologo, socio corrispondente dell’Pontificia Accademia Mariana Internazionale e docente all’Istituto Superiore di Scienze Religiose ‘San Luca’ di Catania.

Ascolta l’intervista ad Antonino Grasso

Quali sono gli episodi narrati dal Corano che riguardano la Vergine?

R.- Sono cinque. La sua nascita, il ritiro nel tempio, l’annunciazione, il parto e la difesa da un’atroce calunnia. Il racconto della nascita di Maria è nella terza Sura. Il nome che le viene dato significa ‘devota e pia’: viene confermata la protezione di Dio sulla neonata. Egli la farà crescere mirabilmente perché diventi adulta e matura e progredisca in bontà, castità ed obbedienza. Il racconto del ritiro nel tempio, invece, si trova nelle Sure 19 e 3. Qui, il Corano narra che Maria si ritira giovanissima nel tempio sotto la protezione di Zaccaria. Maria viene prodigiosamente nutrita da Dio, sta in compagnia degli angeli e dell’arcangelo Gabriele, il cui compito è quello di farle prendere coscienza della sua dignità, della sua posizione nel disegno di salvezza e della sua predestinazione.

Poi c’è il racconto dell’annunciazione. Come viene trattato nel Corano?

R.- Si trova nelle Sure 19 e 3. Obiettivo dell’annuncio è la nascita di un figlio chiamato Verbo, termine che per gli esegeti musulmani vuol dire ‘fiat’, cioè l’imperativo categorico col quale Dio ha fatto venire all’esistenza Gesù, figlio di Maria. All’annuncio che diventerà madre, Maria mostra sorpresa ed invoca la sua verginità e l’arcngelo Gabriele le dice che tutto è volontà di Dio per cui non può non accettare una cosa da Lui decretata. Poi troviamo il racconto del parto: è nella Sura 19. Per il Corano, il luogo del parto non sarebbe una città ben precisa né una stalla o una grotta: il parto sarebbe avvenuto all’aperto vicino ad una palma. Per quanto riguarda i dolori del parto, secondo i commentatori musulmani, si tratta di dolori morali e quindi il Corano affermerebbe la verginità di Maria. Il racconto inoltre, spiega che subito dopo il parto Maria viene consolata dal neonato che l’invita a cibarsi dei datteri prodigiosamente spuntati sulla palma e a dissetarsi ad una sorgente fatta scaturire da Dio ai suoi piedi.

Il Corano narra anche della difesa da una calunnia terribile nei confronti della Vergine…

R.- Si, si trova nella Sura 19. Si racconta che Maria torna a casa dopo il parto e la reazione dei suoi parenti è di indignazione per vederla con un bambino senza essere sposata. Ma il neonato interviene a gran voce, difende la madre, rende giustizia alla sua innocenza, così come fece Dio che ne aveva dimostrato la rettitudine con una sua particolare provvidenza al momento del parto.

Qual è il profilo spirituale di Maria nella fede islamica?

R.- Secondo l’interpretazione che ne danno i teologi musulmani, le modalità con cui Maria è presentata nel Corano fanno di lei un modello di fede e di religiosità, un modello esemplare della donna musulmana e un segno dato da Dio all’Universo. Maria è considerata modello di fede perché prestò ascolto alla parola del Signore aderendo interiormente a Dio senza indecisione o irritazione ma con fermezza. Inoltre, è considerata un modello perché rivestì la sua fede di tutte le caratteristiche musulmane. La Sura 21, al versetto 91, ad esempio, recita: ‘Rammenta pura colei che preservò la sua verginità e si alimentò in lei il nostro spirito e facemmo di lei e di suo figlio un segno per l’Universo’.

In Iraq ci sono santuari mariani visitati anche da fedeli musulmani?

R.- Uno dei luoghi mariani più frequentati è quello di Komane, nel Kurdistan iracheno. Nel santuario di un monastero fondato nel quarto secolo, il 15 agosto viene celebrata in modo solenne la dormizione di Maria. Ogni anno, sono migliaia i pellegrini che vi si recano e tra loro ci sono anche numerosi musulmani che venerano Maria come madre del profeta Gesù: tutti i pellegrini si preparano al pellegrinaggio con un digiuno di cinque giorni. Poi c’è il Santuario dell’Immacolata Concezione, nella città di Qaraqosh, nella Piana di Ninive, nel quale si è recato Papa Francesco. Esso è il luogo di culto più conosciuto e rappresentativo dell’intera città. Sulla torre campanaria si erge una grande statua della Vergine che assume una forte connotazione simbolica come segnale di rinascita della città irachena, essendo stata ripristinata dopo la cacciata dell’Isis che, dal 2014 al 2016, devastò il luogo di culto facendone un poligono di tiro ed un presidio militare. Anche qui, sono molti i musulmani che vengono per omaggiare Maria.