Papa Francesco: Pelé, testimone dei valori positivi dello sport

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Ad un anno dalla morte del campione brasiliano, avvenuta il 29 dicembre 2022, il Pontefice ha inviato un messaggio letto nel corso dell’omaggio che gli è stato reso nel Santuario arcidiocesano di Cristo Redentore a Rio de Janeiro

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“Chi è meglio: Pelé o Maradona?”. È la domanda che più volte nel corso del suo decennale magistero è stata posta a Papa Francesco. Solo nell’intervista rilasciata alla Rai il primo novembre scorso, il Pontefice ha espresso chiaramente la sua preferenza per Pelè, chiamato “O’Rey”, il “re” del calcio. La sera di venerdì 29 dicembre, ad un anno dalla morte di Edson Arantes do Nascimento, conosciuto come Pelè, gli è stato reso un omaggio presso il Santuario arcidiocesano di Cristo Redentore, a Rio de Janeiro, attraverso il Centro Sport e Fede e in collaborazione con la Fondazione Pelé che ha come impegno quello di promuovere iniziative in campo educativo e sportivo. Durante la cerimonia, sono state ricordate le imprese della più grande leggenda del calcio nazionale e mondiale ed è stato letto un messaggio di Papa Francesco indirizzato all’arcivescovo metropolita di Rio de Janeiro, cardinale Orani João Tempesta.

Virtù sportive e virtù cristiane

Il Pontefice cita la Prima Lettera ai Corinzi quando l’apostolo San Paolo traccia “un mirabile parallelo tra gli sforzi dell’atleta nello stadio e la vita cristiana”. “Molte delle virtù necessarie – scrive Francesco – per praticare un’attività sportiva, come la perseveranza, la costanza e la temperanza, fanno parte anche delle virtù cristiane. Inoltre, lo sport ben praticato è un’occasione per rafforzare i legami di vera amicizia e fraternità tra gli uomini e le donne che lo praticano, ma anche tra i popoli, nelle competizioni internazionali delle varie discipline sportive”.

Per il Pontefice Pelè è stato “senza dubbio un atleta che ha manifestato queste caratteristiche positive dello sport nella sua vita”. Il suo ricordo, aggiunge, rimane indelebile nella mente di molti e incoraggia le nuove generazioni “a guardare allo sport come a un mezzo per rafforzare i legami di unità tra tutti”.

Nel corso dell’evento si è esibita l’Orchestra Sinfonica Giovanile di Rio de Janeiro e al termine c’è stata una proiezione speciale sul monumento del Cristo Redentore, un tributo per Pelè che anche oggi resta un grande punto di riferimento per i calciatori di tutto il mondo.