Notizie di barbarie e violenze arrivano nuovamente dalla guerra tra Ucraina e Russia. Un’intera famiglia è stata massacrata dai russi nel Donbass. Intanto Putin accusa Kyiv e l’occidente per le violenze antisemite avvenute in Daghestan, all’arrivo di un aereo proveniente da Israele, mentre sul terreno le forze di Mosca rafforzano le postazioni a Bakhmut e lanciano nuovi attacchi missilistici
Marco Guerra – Città del Vaticano
Secondo le prime informazioni rilasciate dalle autorità ucraine una famiglia di nove componenti, compresi due bambini di 9 e 5 anni, è stata sterminata dalle truppe di occupazione russe, nella cittadina ucraina di Volnovakha, nel Donbass, perché si sarebbe rifiutata di lasciare la propria casa e di consegnarla alle truppe occupanti provenienti dalla Cecenia. Anche la procura di Donetsk – sotto il controllo ucraino – conferma l’accaduto e le immagini dei nove componenti trucidati, circolate sui social media, stanno alimentando una nuova ondata di rabbia e indignazione.
L’Europa ribadisce sostegno a Kyiv
Sulla strage nessun commento da Mosca con il presidente Putin che invece accusa i servizi occidentali e i profili social ucraini di aver fomentato le violente proteste anti-semite avvenute all’aeroporto Makhachkala, nella repubblica russa del Daghestan, dove decine di persone hanno preso d’assalto un areo proveniente da Israele e ferito diversi passeggeri appena sbarcati. Accuse che gli Usa bollano come assurde. Intanto il premier olandese Rutte ribadisce che la guerra in Medio Oriente non distoglie l’Europa dal pieno sostegno a Kyiv, mentre sul terreno si registrano un numero cospicuo di attacchi missilistici, sia da parte ucraina che russa.
Forze russe “attive” a Bakhmut e Kupiansk
Al fronte le truppe di Mosca tornano all’attacco a Bakhmut. La Russia ha notevolmente rafforzato le sue forze attorno alla città di Bakhmut e i suoi soldati sono passati da una posizione difensiva ad “azioni attive”, ha scritto su Telegram il generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine, definendo come “difficile” la situazione sul fronte orientale, dove le forze russe risultano essere particolarmente attive anche vicino alla città di Kupiansk.