Nubifragio a Catania, l’arcivescovo: “Serve maggior impegno per la Casa comune”

Vatican News

Luca Collodi – Città del Vaticano

Si fatica a contare i danni il giorno dopo il nubifragio che ha colpito Catania, causando la morte di almeno due persone, mentre una donna risulta ancora dispersa. L’ondata di maltempo, con una pioggia caduta fino a 600 millimetri, ha trasformato le strade in fiumi e ha colpito duramente il sistema produttivo. Sono decine, infatti, le imprese in grave difficoltà, gli allagamenti hanno causato il fermo delle attività e bloccato i lavoratori impossibilitati a raggiungere o lasciare i luoghi di lavoro per l’impraticabilità delle strade. Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio è volato a Catania per un vertice in Prefettura con le autorità del territorio e le strutture operative riunite nel Centro coordinamento soccorsi. Intanto il prefetto, Anna Maria Librizzi, ha disposto la chiusura di tutti gli uffici pubblici della città e dei comuni per i prossimi due giorni.

L’arcivescovo: speriamo in previsioni migliori

Nella notte sono già partiti gli aiuti e i lavori per completare le pulizie e risolvere i guasti. “La giornata si presenta più calma rispetto a ieri”, spiega l’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina, a Radio Vaticana – Vatican News. “Abbiamo avuto dei momenti particolarmente difficili. Domani e dopodomani attendiamo che ci siano altre previsioni, speriamo migliori”. “Sicuramente la città risente di quello che è successo ieri”, spiega il presule, rivolgendo un pensiero alle parrocchie duramente colpite nelle loro strutture, costrette a stoppare e rimandare le attività e gli appuntamenti in programma, ma sempre vicine alla popolazione: “Le parrocchie condividono pienamente la preoccupazione delle persone”, dice monsignor Gristina. E assicura: “Vogliamo trasformare questa circostanza in un impegno per prenderci maggiormente cura tutti della Casa comune”.