Le autorità del Paese centroamericano hanno sequestrato centri educativi gestiti da suore. Nel dipartimento di Jinotega rimane in custodia l’Instituto Técnico Santa Luisa de Marillac
Vatican News
Una scuola cattolica nella comunità di San Sebastián de Yalí, in Nicaragua, gestita dalle Figlie Missionarie di Santa Luisa Marillac è stata sequestrata dalle forze di polizia, secondo quanto riportato dai media. Le suore sono state convocate a Managua per rilasciare dichiarazioni e sono in attesa di un accertamento ufficiale dei fatti.
Diverse fonti hanno informato Vatican News che per il momento nessuna suora di questa Associazione Apostolica è stata espulsa dal Paese e che esse godono di buona salute nonostante la preoccupazione per la situazione e l’incertezza sul futuro dell'”Instituto Técnico Santa Luisa de Marillac”, dove offrono formazione ai bambini della comunità. La scorsa settimana, secondo la stampa locale, anche la scuola Susana López Carazo, gestita dalle Suore Domenicane dell’Annunciazione nel dipartimento di Rivas, è stata rilevata dalle autorità.
Il presidente della Conferenza spagnola dei religiosi e delle religiose (CONFER), Fray Jesús Díaz Sariego, in una dichiarazione ha sottolineato l’incertezza che molti religiosi in Nicaragua stanno vivendo. “La confusione è ancora maggiore perché, curiosamente, si tratta di congregazioni molto impegnate con il popolo nicaraguense, nel lavoro sociale, nella promozione umana, nella promozione della donna, nell’assistenza agli anziani, ai malati, ai bambini, cioè nel lavoro con le persone più impoverite”, ha detto.
Diverse congregazioni religiose hanno già dovuto lasciare il Paese centroamericano negli ultimi mesi: Missionarie della Carità, Suore Domenicane dell’Annunciazione, Suore Trappiste, Religiose della Croce e del Sacro Cuore di Gesù, tra le altre. Oltre a queste, diversi sacerdoti sono stati espulsi dal loro Paese.