E’ destinato ad aggravarsi pesantemente il bilancio dei migranti morti in mare davanti alle coste calabresi. Sull’imbarcazione secondo le autorità viaggiavano ammassati tra le 150 e le 180 persone. 57 al momento i superstiti. Dolore del sindaco di Crotone e delle autorità civili
Cecilia Seppia – Città del Vaticano
La tragedia, l’ennesima, è avvenuta stavolta nei pressi di Steccato di Cutro. Qui i 57 superstiti trovati stanchi, bagnati e impauriti sulla spiaggia hanno raccontato ai soccorritori, che il peschereccio su cui viaggiavano, insieme a tante altre persone, uomini, donne e bambini, ad un certo punto, complice il maltempo e il mare agitato, si è letteralmente spezzato in due. Stando alla loro testimonianza le persone sul natante erano circa 250, mentre secondo le autorità locali potrebbero essere state circa 150-180 provenienti per lo più da Iran, Pakistan e Afghanistan. 21 sopravvissuti si trovano in condizioni gravi e dunque sono stati trasferiti all’ospedale di Crotone mentre le ricerche in mare dei dispersi vanno avanti ma con estrema fatica a causa delle condizioni meteo.
Dolore della comunità cittadina
“E’ un brutto risveglio che deve destare la comunità affinché simili tragedie non accadano più”. Scrive su Twitter il presidente della Croce Rossa italiana, Rosario Valastro. “Quello che e’ avvenuto al largo di Steccato di Cutro è una tragedia. Mentre si stanno ancora raccogliendo aggiornamenti, le notizie che sono gia’ pervenute sono drammatiche”, afferma dal canto suo il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce. “Avvertiamo – aggiunge – un profondo dolore che in questo momento accomuna tutta la comunità cittadina. Ci siamo immediatamente attivati attraverso il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per dare il nostro supporto alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco, alla Croce Rossa e a tutti coloro che in queste ore sono impegnati sul posto della tragedia”.