Marco Guerra – Città del Vaticano
Usare “tutti i mezzi” per evitare una “catastrofe” e un “bagno di sangue”, l’inviato delle Nazioni Unite per il Myanmar, Christine Schraner, in una riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza dell’Onu ha esortato interventi urgenti. Servono ‘azioni significative che invertano corso eventi’ ha aggiunto l’esponente delle Nazioni Unite, parlando di un rischio “senza precedenti” di “guerra civile”.
Oltre 500 vittime
L’allarme arriva, dopo che il bilancio delle proteste anti golpe ha superato le 500 vittime, tra cui almeno 43 minori. Violenze che non risparmiano nemmeno la Croce Rossa che ha denunciato intimidazioni e ferimenti di suoi operatori. E nelle ultime 24 ore tutte le principali diplomazie occidentali hanno fatto nuove pressioni sulla giunta militare salita al potere il primo febbraio.
I gruppi armati etnici
Si teme poi una recrudescenza dei combattimenti interetnici perché le ali armate delle minoranze si stanno organizzando per creare una struttura militare coordinata e migliaia di giovani sono pronti a lasciare le città per unirsi a chi combatte il regime.