“Siamo tutti invitati a compiere un passo in avanti perché l’ecumenismo e il dialogo entrino a pieno titolo nell’azione pastorale senza essere più solo appannaggio degli addetti ai lavori”. Lo ha affermato il Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della CEI, per il quale “è tempo di promuovere il dialogo, l’incontro e la collaborazione fattiva, senza separarli dalla preoccupazione per una società giusta, capace di memoria senza esclusioni”. Nel saluto rivolto ai partecipanti alla “tre giorni” organizzata dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (Unedi), che si svolge dal 17 al 19 settembre tra Roma e Assisi, il Card. Bassetti ha annunciato che la Presidenza della CEI ha proposto all’Unedi “di essere la sede di un Osservatorio permanente”. Si tratta, ha spiegato, “di uno strumento che permetterà di farsi prossimi ai delegati delle Diocesi, di lavorare attivamente sul territorio, incoraggiando tutte le comunità a coinvolgersi su un tema che non può più essere solo di nicchia”. “La nostra Italia, segnata dal pluralismo religioso – ha osservato il Cardinale Presidente – ha bisogno di una Chiesa attenta e capace di accompagnare il popolo, così che possa beneficiarne anche la dimensione sociale, politica, economica ed ecologica, come sottolinea Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium, nella Laudato Si’ e nella Fratelli tutti”.
“Papa Francesco ci sprona a passare dall’io al noi: questo invito riguarda lo stile pastorale, del nostro essere Chiesa, e costituisce un’indicazione precisa anche per i delegati diocesani a lavorare insieme, a creare sinergie. Da soli non si va da nessuna parte”, ha rilevato da parte sua Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, secondo il quale la costituzione dell’Osservatorio Permanente “è un segno profetico per la Chiesa che è in Italia, specialmente nel quadro del cammino sinodale che ad ottobre entrerà nel vivo”. “Non si tratta di realizzare una nuova struttura, ma – ha concluso – di impegnarci concretamente per la comunione e la fratellanza”.