Drammatico sos lanciato da due gruppi di migranti, tra cui donne in stato di gravidanza e neonati, intercettati in Tunisia e deportati al confine con l’Algeria. L’appello del cappellano di Mediterranea Saving Humans: vengano riconosciuti nella loro dignità di persone. Chi può intervenga per metterle in salvoBeatrice Guarrera e Luca Collodi – Città del Vaticano
Migranti, don Ferrari: si aiuti chi grida perché abbandonato nel deserto
Uomini, donne incinte, neonati: senza aiuti, nel torrido deserto, rischiano di aggiungersi alle migliaia di persone già morte di indifferenza nel mar Mediterraneo o lungo le tante rotte migratorie percorse da chi cerca solo un futuro possibile. La loro, dunque, è «una richiesta disperata di aiuto, di soccorso, un grido di fraternità», sostiene don Mattia. «Lanciamo un appello — conclude — perché vengano riconosciuti nella loro dignità di persone, nella loro dignità di fratelli e sorelle nostri, di tutti quanti, e che il loro grido veramente possa essere ascoltato. Le autorità e tutti coloro che ne hanno la possibilità intervengano per rispondere a questo grido, per mettere in salvo queste persone, per salvare la loro vita. E poi, insieme con loro, per trovare il modo di dare carne alla fraternità».