L’Onu vuole azioni concrete per la protezione dei siti religiosi

Vatican News

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha invitato il segretario generale António Guterres a convocare una conferenza mondiale per mobilitare il sostegno politico al Piano d’azione Onu per la protezione dei siti religiosi. L’idea, riferisce il portale delle Nazioni Unite, scaturisce dalla necessità di un’azione globale, in una logica di prevenzione e responsabilità, contro atti commessi in situazioni di conflitto o in tempo di pace, da attori statali e non e da gruppi terroristici. Con la risoluzione “Promuovere la cultura della pace e della tolleranza per la protezione dei siti religiosi”, presentata dall’Arabia Saudita giovedì scorso alla 50.ma riunione plenaria della 75.ma sessione, l’Assemblea Generale ha chiesto, per la conferenza mondiale, il coinvolgimento di entità delle Nazioni Unite, stati membri, personalità politiche, leader religiosi, organizzazioni religiose, media, società civile e altri soggetti interessati.

La condanna di qualunque attacco contro i luoghi di culto

Ricordando che il 20% dei beni iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco sono di natura religiosa o spirituale, l’Assemblea Generale ha rilevato che “siti religiosi e oggetti rituali sono sempre più spesso oggetto di attacchi da parte di terroristi e milizie fuorilegge”, a seguito dei quali vengono alterati, completamente distrutti, rubati e immessi nel traffico illecito. Da qui la condanna di questi atti e di quelli volti a far scomparire o a trasformare con la forza qualunque sito religioso. Per l’Assemblea Generale il dibattito “aperto, costruttivo e rispettoso” di idee e il dialogo interreligioso, interconfessionale e interculturale a livello locale, nazionale, regionale e internazionale possono svolgere un ruolo positivo nella lotta contro l’intolleranza religiosa e l’incitamento all’odio e alla violenza. Elaborato dall’Alleanza delle civiltà delle Nazioni Unite, il Piano d’azione per la protezione dei siti religiosi, per il quale l’Assemblea Generale vuole impegni concreti, si articola attorno al tema “Uniti e solidali: esercitare il proprio culto nella pace e nella sicurezza”.