Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
Le mamme di tutto il mondo, ma anche la tragedia consumatasi a Cuba, sono stati nel pensiero del Papa nei saluti subito dopo il Regina Coeli.
Francesco ha prima ricordato la beatificazione, ieri in Perù, a San Ramòn, di María Agostina Rivas López, detta Aguchita, religiosa della Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore, uccisa in odio alla fede nel 1990.
Questa eroica missionaria, pur sapendo di rischiare la vita, è sempre rimasta vicina ai poveri, specialmente alle donne indigene e contadine, testimoniando il Vangelo della giustizia e della pace. Il suo esempio possa suscitare in tutti il desiderio di servire Cristo con fedeltà e coraggio. Un applauso alla nuova Beata.
Francesco ha poi parlato dell’odierna celebrazione della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, dal tema «Chiamati a edificare la famiglia umana». Una giornata in cui in ogni continente, ha spiegato il Papa, “le comunità cristiane invocano dal Signore il dono delle vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata, alla scelta missionaria e al matrimonio”, e in cui “sentirci tutti, in quanto battezzati, chiamati a seguire Gesù, a dirgli di sì, a imitarlo per scoprire la gioia di dare la vita, di servire con gioia e slancio il Vangelo”
Una preghiera è poi andata alle vittime dell’esplosione, due giorni fa, nella capitale cubana L’Avana, nello storico albergo Hotel Saratoga, in cui sono rimaste uccise 27 persone e oltre 80 sono rimaste ferite. “Cristo Risorto – sono state le sue parole – le guidi alla casa del Padre e doni conforto ai famigliari”
A conclusione dei saluti, Francesco ha quindi ricordato ai fedeli presenti in piazza San Pietro l’odierna celebrazione della Festa della mamma:
Ricordiamo con affetto le nostre mamme – un applauso alle mamme – anche quelle che non sono più con noi quaggiù, ma vivono nei nostri cuori. Per tutte le mamme è la nostra preghiera, il nostro affetto, il nostro augurio.