Israele verso il quinto voto in tre anni: il Governo scioglie la Knesset

Vatican News

Andrea De Angelis – Città del Vaticano

Israele si prepara a tornare al voto, ancora una volta. L’attuale governo, al cui interno sono rappresentati ben otto partiti comprese forze di sinistra e della destra nazionalista, non è in grado di andare avanti. A prendere la decisione sono stati il primo ministro israeliano, Naftali Bennett e il ministro degli Esteri Yair Lapid, annunciando che nel corso della prossima settimana il parlamento voterà sullo scioglimento della Knesset. Se il voto dovesse passare, come da accordi presi a inizio legislatura, Lapid diventerebbe primo ministro ad interim, per traghettare però il Paese verso nuove elezioni. I due leader israeliani hanno spiegato di aver “esaurito le opzioni per stabilizzare” l’eterogenea coalizione di maggioranza, che dallo scorso mese in realtà è divenuta minoranza parlamentare.

Cinque volte in tre anni

Aprile 2019. Israele andava al voto, ma mai avrebbe pensato che nei tre anni seguenti le urne sarebbero state aperte altre quattro volte. Quella a cui va incontro il Paese è infatti la quinta tornata elettorale in poco più di tre anni. L’attuale legislatura, la cui fine è stata annunciata nelle scorse ore, si sarebbe dovuta concludere tra poco più di un anno, nell’agosto 2023, per dare forma all’annunciata staffetta tra Bennett e Lapid. Il governo Bennett, infatti, si era insediato esattamente un anno fa, il 13 giugno 2021. Fin da subito era apparso fragile, con la maggioranza legata ad un solo seggio. Un parlamentare in più rispetto all’opposizione, con la maggioranza che da un mese, in realtà, non era neanche più tale nei numeri.

I tre leader

“Formeremo un ampio governo nazionale guidato dal Likud. Un governo che si prenderà cura di tutti i cittadini israeliani senza eccezioni, un governo che abbasserà le tasse, abbasserà i prezzi, porterà a grandi risultati”. Lo ha detto il leader del Likud, Benjamin Netanyahu, sulla decisione del governo di presentare una mozione di scioglimento della Knesset. “E più di ogni altra cosa, sarà un governo che riporterà l’orgoglio nazionale”, ha aggiunto. L’ex premier israeliano, alla guida del Paese per 12 anni, punta dunque a riconquistare il ruolo di capo del governo. Secca la replica di Lapid, che elogia la scelta di Bennett definendola “dolorosa, ma necessaria”. Bennett è un leader “innovativo e coraggioso, e non ho dubbi che il suo posto sarà alla guida di questo Paese per molti anni a venire”, ha aggiunto Lapid, sostenendo che “quello che è successo negli ultimi giorni è un’ulteriore prova che il sistema israeliano ha bisogno di seri cambiamenti. Un anno fa abbiamo iniziato il processo di ricostruzione e ora lo stiamo portando avanti insieme”.