Allerta record di Israele al confine con il Libano, dove 9 membri di Hezbollah sarebbero stati uccisi nella tarda serata di ieri. Vittime e feriti anche nel sud della Striscia di Gaza in seguito agli attacchi contro abitazioni civili nella notte. La Mezzaluna rossa: colpito il nostro quartier generale a Khan Yunis. Attesa nuova visita del segretario di Stato americano Blinken nell’area
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Si intensificano i combattimenti di Israele sul fronte nord, al confine con il Libano: nella tarda serata di ieri, secondo quanto riferito dalla stampa israeliana, un funzionario locale di Hezbollah, Hussein Yazbek, e otto membri del gruppo, sarebbero stati uccisi in un bombardamento.
Preoccupazione internazionale per l’escalation nell’area
Sono molte le voci internazionali che mettono in guardia da un’escalation verso il Libano del conflitto in corso dopo la ripresa, nella giornata di ieri, di scambi a fuoco transfrontalieri tra Israele e Hezbollah. Dalla Turchia, il cui ministro degli Esteri Hakan Fidan ha definito un eventuale allargamento del conflitto come “un vicolo cieco”, al presidente francese Macron che nei giorni scorsi è intervenuto dopo l’uccisione, attribuita a Israele, del numero 2 di Hamas a Beirut, ribadendo come un’escalation del genere “in particolare in Libano”, sia da evitare. La Germania, intanto, ha invitato i suoi concittadini a lasciare il Paese rapidamente, non potendo escludere un aumento delle operazioni militari nell’area.
Le operazioni sul fronte sud
Anche sul fronte sud proseguono gli attacchi: nella notte, secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, decine di persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite in attacchi israeliani contro abitazioni civili nella zona di Khirbat al-Adas, nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, mentre altri raid sarebbero stati registrati nella provincia centrale. C’è attesa per il nuovo viaggio del segretario di Stato Americano Antony Blinken, che in serata partirà per il Medio Oriente: in programma la visita in diversi Paesi dell’area, incluso Israele. La Mezzaluna rossa afferma che le forze israeliane “hanno preso di mira” il proprio quartier generale “a Khan Yunis, provocando l’uccisione di una persona e il ferimento di altre sei”.
A Gaza “disastro sanitario”
La missione dell’Organizzazione Mondiale della sanità a Gaza, denuncia un’emergenza che sta diventando “incontrollata”. Dopo la visita all’ospedale di Khan Younis, colpito da un raid israeliano in cui almeno cinque persone sono rimaste uccise tra cui un bambino di pochi giorni, i funzionari parlano di “disastro sanitario” ed “epidemie in corso”. E sempre l’Onu interviene su un altro aspetto della vita a Gaza: il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, attraverso una nota, si dice contrario al trasferimento dei palestinesi dalla Striscia invocato da alcuni esponenti del governo israeliano: “Nessuno dovrebbe sostenere lo sradicamento di massa dei palestinesi fuori da Gaza – ha scritto – ogni persona ha il diritto a essere protetta da un trasferimento forzato dalla propria casa o residenza”.