Elvira Ragosta – Città del Vaticano
Molte le case distrutte, alcune letteralmente appiattite, e si registrano frane e strade interrotte. Il sisma, di magnitudo 6.2, è avvenuto intorno alle 2 di notte, ora locale, e ha interessato l’isola di Sulawesi, con epicentro nella provincia di Mamuju, dove, secondo quanto ha riferito alla televisione locale il capo della protezione civile della provincia, Darno Majid, si registra il maggior numero delle vittime. Al momento, sono migliaia gli sfollati nei rifugi temporanei.
I soccorsi
I soccorritori lottano contro il tempo per salvare le persone intrappolate sotto le macerie, ma le operazioni sarebbero ostacolate dalla carenza di mezzi pesanti. Nella capitale della provincia i crolli, oltre a un albergo e all’ufficio del governatore, hanno interessato anche un ospedale, dove si cerca di mettere in salvo pazienti e personale medico. Il terremoto non ha innescato un allarme tsunami, ma il capo dell’Agenzia meteorologica indonesiana, ha avvertito che potrebbero seguire forti scosse di assestamento. Già ieri, un terremoto sottomarino di magnitudo 5.9 ha colpito la stessa regione, danneggiando diverse case ma senza apparenti vittime.
Zona sismica
L’Indonesia, un vasto arcipelago di 260 milioni di persone, è frequentemente colpita da terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami a causa della sua posizione sul così detto “anello di fuoco” del Pacifico, una zona caratterizzata dalla forte attività sismica. Nel 2018, un terremoto di magnitudo 7,5 a Palu, sempre sull’isola di Sulawesi, e un successivo tsunami provocarono la morte di più di 4.000 persone.