Incontri Teologici 2024, cristianesimo e islam al servizio della fratellanza

Vatican News

Resi noti il tema e i relatori della terza edizione degli Incontri Teologici del Mediterraneo, organizzati dal 14 al 20 luglio dall’arcidiocesi croata di Rijeka (Fiume), che richiamano al Documento sulla Fratellanza Umana di Abu Dhabi. Aperte le iscrizioni per 40 studenti e dottorandi di teologia cattolici, protestanti, ortodossi e anche islamici. Anche i cinque docenti sono studiosi di diverse confessioni cristiane e musulmani

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

“Cristianesimo e islam: al servizio della fratellanza in un mondo diviso”: è questo il tema scelto per la terza edizione degli Incontri Teologici del Mediterraneo, una settimana di lezioni-confronto, lavori di gruppo e dibattiti pubblici, per 40 studenti di teologia dei Paesi balcanici ed europei tra cattolici, ortodossi, protestanti e islamici, organizzata dall’arcidiocesi croata di Rijeka (Fiume). Dal 14 al 20 luglio 2024, nella Casa pastorale Domus Laurana, a Lovran, sul mare Adriatico, anche i cinque docenti relatori, che si alterneranno nelle lezioni e guideranno i lavori di gruppo, saranno cattolici, ortodossi, protestanti e islamici.

La sfida del dialogo tra cristianesimo e islam

“La coesistenza tra cristianesimo e islam nel Mediterraneo era e rimane una sfida permanente – spiegano gli organizzatori, coordinati dall’arcivescovo di Rijeka Mate Uzinić – e oggi, questa sfida, è ulteriormente rafforzata dalla globalizzazione, dalla migrazione, dalla situazione demografica e dalle politiche populiste”. Gli Incontri Teologici del Mediterraneo di quest’anno, guardando anche allo storico Documento sulla Fratellanza Umana, firmato il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Al-Tayeb, “analizzeranno le possibilità di un rapporto fruttuoso tra cristianesimo e islam e rifletteranno sul dialogo interreligioso come competenza che si rivela uno strumento chiave per il futuro”.

La stretta di mano tra Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar dopo la firma del Documento sulla Fratellanza Umana

Studenti e docenti, sia cristiani che musulmani

Ed è per arricchire le rifllessioni teologiche di questi Incontri, e renderli aperti dal punto di vista ecumenico ed interreligioso, che tra i docenti figurano, oltre a quelli cattolici, teologi ortodossi, protestanti e islamici. Allo stesso modo, possono presentare domanda per l’iscrizione gli studenti del terzo, quarto e quinto anno di studio e i laureandi delle facoltà teologiche cattoliche, protestanti, ortodosse e islamiche, nonché gli studenti post-laurea in teologia. A tutti gli studenti viene fornito vitto e alloggio gratuito. Per candidarsi è necessario compilare, entro il 20 giugno, il modulo che si trova a questo link. Le lezioni e i workshop saranno tenuti in lingua inglese. Si accettano in totale 40 studenti.

I cinque relatori della terza edizione degli Incontri

Tra i cinque relatori invitati, vi è il croato Tomislav Kovač, docente di teologia fondamentale e direttore del Dipartimento di teologia fondamentale presso la Facoltà cattolica di teologia a Zagabria. Si occupa del rapporto tra cristianesimo e altre religioni, in particolare del dialogo cristiano-musulmano. È autore del libro Sul dialogo interreligioso da una prospettiva cattolica. Uno sguardo ai concetti e agli insegnamenti fondamentali della Chiesa (2023).  Presente, inoltre, il protestante Ulrich Schmiedel, professore di cristianesimo globale all’Università di Lund in Svezia, specializzato in teologia pubblica e politica. Studia il ruolo delle religioni nello spazio pubblico, il loro potenziale per le sfide che le società contemporanee devono affrontare, soprattutto quella delle migrazioni. Ha pubblicato il libro Terrore e teologia: discorso teorico religioso del decennio 9/11 (2021).

Tra i docenti anche due donne, da Salonicco e Sarajevo

Dialogherà con gli studenti anche l’ortodossa greca Angeliki Ziaka, docente di studi religiosi e responsabile della Commissione di studi islamici presso la Facoltà di teologia dell’Università Aristotele di Salonicco. Si interessa principalmente del dialogo interreligioso, in particolare del rapporto tra cristianesimo e islam. Tra i suoi libri: Dialogo interreligioso: l’incontro del cristianesimo con l’islam (2016) e Educazione religiosa interculturale e studi islamici. Sfide e prospettive in Grecia, Europa e negli USA (2016). Una relatrice è anche Zilka Spahić-Šiljak, docente di studi di genere, direttrice accademica dell’University Gender Resource Center (UNIGeRC) dell’Università di Sarajevo, a capo della Fondazione TPO Sarajevo e della Scuola FER. Si interessa di temi di genere, religione, diritti umani, politica e costruzione della pace. Tra i suoi libri Donne, religioni e politica. Analisi dell’influsso del giudaismo, del cristianesimo e dell’islam sulla partecipazione della donna nella sfera pubblica e nella politica della Bosnia ed Erzegovina (2007).

Per la prima volta anche un imam agli Incontri

Infine, sarà presente a Lovran Benjamin Idriz, imam della comunità islamica di Penzberg in Germania, che ha conseguito il dottorato in teologia islamica, presiede il Forum di Monaco per l’Islam (MFI) ed è membro del Consiglio della fede di Monaco. Si occupa di varie questioni che riguiardano l’islam contemporaneo. È autore e curatore di diversi libri, tra i quali L’islam dal volto europeo (2010), Benvenuti in Germania! – Indicazioni per i migranti musulmani per una convivenza di successo in Germania (2016), Il Corano e le donne – Gli aspetti dimenticati dell’islam da un imam (2019) e Come comprende il Corano, signor imam – Una comprensione dell’islam qui e ora (2021).