Il Villaggio della terra in musica, gli artisti cantano il creato

Vatican News

Nell’occasione è stato anche presentato dalla regista norvegese Margreth Olin il film La canzone della terra: “Con il mio film vorrei far riconnettere le persone alla natura – racconta la regista – La natura è la nostra casa, spesso pensiamo che l’uomo sia al centro del mondo, ma per molte persone non è così. Nel film sentiamo il battito della natura, ma anche il nostro: dobbiamo armonizzarli, per ascoltare le canzoni e le storia della terra”

Gianmarco Murroni – Città del Vaticano

Gli artisti uniti per la terra: la seconda giornata del Villaggio della Terra di Roma, a Villa Borghese, è stata caratterizzata anche dalle tante esibizioni musicali che si sono susseguiti tra i palchi allestiti nella Terrazza del Pincio e nella zona del galoppatoio. Concerti e laboratori hanno coinvolto artisti e bambini nella valorizzazione del messaggio della cura del creato utilizzando la musica.

Gli eventi a Villa Borghese

“Gli eventi musicali tengono in tanti posti diversi al Villaggio di Villa Borghese. Ad allietare i vari momenti ci sono la banda del Vicariato, la Banda del Pincio e tanti altri artisti”. Sono le parole di Claudio Cirillo, cantautore e tra gli organizzatori artistici degli eventi. Per Cirillo il messaggio, anche in musica, è la tutela dell’ambiente: “Dobbiamo iniziare a capire che la terra è un elemento fondamentale per la nostra sopravvivenza: si dice sempre che noi dobbiamo aiutare la terra, ma in realtà dobbiamo aiutare noi stessi. Salvaguardare il pianeta significa salvaguardare la nostra esistenza”. Claudio Cirillo seguirà i vari artisti che si alterneranno nei vari concerti, ma nei prossimi giorni salirà anche lui sul palco: “È necessario comunicare la cura del creato tramite la musica: quello che noi artisti facciamo è semplicemente lanciare un messaggio, accompagnare le persone durante queste giornate, ma se riusciamo a farlo con un messaggio di positività è il massimo”.

La musica della natura

Nella tenda dei bambini abbiamo allestito dei laboratori musicali collegando la musica e la natura. Abbiamo lavorato sull’ascolto e il riconoscimento dei suoni naturali, anche quelli che magari a volte passano inosservati come può essere un ruscello o una cascata, distinguendoli dai suoni che solitamente sono prodotti dall’uomo.

Tanti concerti, ma anche tanti laboratori che coinvolgono i più piccoli

“Comunichiamo l’importanza, la bellezza e la forza della natura, ma soprattutto il rispetto. L’attenzione al fruscio di una foglia o al soffio leggero del vento, piuttosto che una grossa tempesta, emoziona. Tutto parte dalle emozioni”. Maria Cristina Coppola, insegnante, ha organizzato uno spazio dedicato ai bambini, con tanti giochi e attività: “Abbiamo allestito una tombola sonora che ha riscosso grande successo: abbiamo creato delle schede ma al posto dei numeri c’erano i suoni. I vincitori, in rappresentanza della classe che è stata attenta all’ascolto, ha ricevuto una medaglia che, ovviamente, è di riciclo, per rimanere nel tema della manifestazione. Abbiamo anche letto un racconto che si concentra sul seme e sul fatto che la natura contenga, dentro di sé, tutte le sue cure. La natura rispetta la vita, ha fornito delle regole che noi dobbiamo rispettare”.

La canzone della terra

Nell’occasione è stato anche presentato dalla regista norvegese Margreth Olin il film La canzone della terra: “Con il mio film vorrei far riconnettere le persone alla natura – racconta la regista – La natura è la nostra casa, spesso pensiamo che l’uomo sia al centro del mondo, ma per molte persone non è così. Nel film sentiamo il battito della natura, ma anche il nostro: dobbiamo armonizzarli, per ascoltare le canzoni e le storia della terra”.