Il presidente argentino Milei per un’ora in udienza dal Papa

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Dopo il saluto e l’abbraccio di ieri in Basilica vaticana dopo la canonizzazione di Mama Antula, il capo di Stato è stato ricevuto oggi da Francesco nel Palazzo Apostolico. Dialogo riservato, battute, scambio di doni, tra cui, da parte del presidente, dolci tipici argentini. Poi il colloquio con il cardinale Parolin e monsignor Gallagher in Segreteria di Stato sul programma del Governo per contrastare la crisi economica nel Paese sudamericano, i conflitti in atto e l’impegno per la pace

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Il primo incontro è stato ieri, domenica 11 febbraio, prima e dopo la Messa di canonizzazione a San Pietro della prima santa argentina, Mama Antula, fondatrice della casa di esercizi spirituali a Buenos Aires e paladina di poveri e diseredati. Un rapido saluto in sagrestia e poi, al termine della celebrazione in Basilica, una stretta di mano con la sorella Karina a fianco, la battuta del Papa (“Te has cortado el pelo?”. “Ti sei tagliato i capelli?”) e il presidente che domanda: “Posso darle un bacio?” e si piega in avanti per abbracciarlo calorosamente. Fotogrammi subito rilanciati tramite i social network con un post in maiuscolo: “Muchas Gracias!”. Javier Milei, da dicembre 2023 presidente dell’Argentina, terra natale di Jorge Mario Bergoglio, è stato questa mattina, 12 dicembre, in Vaticano per l’udienza privata con Francesco al quale ha regalato pure dolci tipici argentini, come gli alfajores, biscotti ripieni di cioccolato, e il dulce de leche, pietanza tipicamente argentina e molto apprezzata da Francesco.

Incontro nel pomeriggio con Mattarella e Meloni 

Qualche battuta e risata, poi il Papa ha scandito: “È un piacere”. “Oggi più che mai”, ha risposto il presidente. Quello di oggi è il primo incontro ufficiale tra il Vescovo di Roma e il presidente, economista liberista e leader della coalizione La libertad avanza, di ritorno da un viaggio nei giorni scorsi a Tel Aviv. Arrivato poco prima delle 9, il leader argentino prima di entrare in Vaticano attraverso Piazza San Pietro e l’Arco delle Campane, per arrivare al Cortile di San Damaso e quindi al Palazzo apostolico, ha fatto fermare il suo convoglio di auto in Via della Conciliazione per scendere dalla macchina e scattare alcune foto con pellegrini argentini. Accompagnato da una delegazione di sei persone (tra cui il rabbino Axel Wahnish, designato nuovo ambasciatore dell’Argentina in Israele), Milei è a Roma già da sabato e ha visitato alcuni luoghi simbolici della città. Oggi pomeriggio incontrerà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Il colloquio nella Biblioteca del Palazzo Apostolico vaticano

Scambio dei doni

Il colloquio di questa mattina a porte chiuse con il Papa nella Biblioteca del Palazzo Apostolico è durato circa un’ora, dalle 9 alle 10, e si è concluso con il saluto alla delegazione, la foto di gruppo e il tradizionale scambio dei doni. Il presidente ha regalato al Papa, oltre ai già citati dolciumi, anche una cartella con la copia della lettera manoscritta del Cancelliere José Maria Gutierrez a Juan Bautista Alberdi che lo accredita come Encargado de Negocios, rappresentante in Europa presso il Papa (maggio 1854) e l’immagine con la cartolina commemorativa di Mama Antula che le Poste Argentine hanno distribuito in occasione della sua beatificazione nell’agosto 2017.

Francesco ha ricambiato con i volumi dei documenti papali, il Messaggio per la Pace del 2024 e il libro sulla Statio Orbis in Piazza San Pietro. Insieme a questi, un medaglione in bronzo ispirato al Baldacchino di San Pietro che, si legge nella descrizione, “evoca l’immagine del cielo, rappresentato all’interno della cupola del Baldacchino. Questo dettaglio rappresenta l’armonia tra il sacro e il divino, unendo il cielo e la terra in una visione unica”.

Milei a colloquio con Parolin in Segreteria di Stato

Colloquio in Segreteria di Stato sul contrasto alla crisi economica e la pace tra le nazioni

All’incontro col Papa è seguito quello nella Segreteria di Stato vaticana con il cardinale Pietro Parolin e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali. “Cordiali colloqui”, come informa una nota della Sala Stampa vaticana, spiegando che al centro della discussione c’è stato il “compiacimento per le buone relazioni” tra Santa Sede e Argentina e “la volontà di rafforzarle ulteriormente”. “Ci si è poi soffermati sul programma del nuovo Governo per contrastare la crisi economica”, si legge nella nota. “Nel prosieguo della conversazione, sono stati toccati alcuni temi di carattere internazionale, in particolare i conflitti in atto e l’impegno per la pace tra le nazioni”.

Telefonate e lettere dopo le elezioni

Dopo la vittoria di novembre del presidente con il 56% sull’altro candidato, Sergio Massa, c’era stata una telefonata del Papa che porgeva i suoi auguri per un buon inizio mandato. Milei aveva poi inviato a gennaio una lettera a Francesco in cui lo ringraziava per il gesto e scriveva di aver apprezzato i “saggi consigli” del Papa e “gli auspici di coraggio e saggezza per la mia persona, così necessari per affrontare la sfida di guidare i destini della nostra Patria e dei nostri concittadini”. Nella stessa missiva il presidente invitava ufficialmente Jorge Mario Bergoglio a far ritorno nel suo Paese d’origine. Ipotesi ventilata dallo stesso Francesco in diverse interviste.

Lo scambio dei doni