Il Papa ricorda Pell: “Ha posto le basi con saggezza per la riforma della Santa Sede”

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Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

La tristezza per la scomparsa improvvisa, ma allo stesso tempo la gratitudine per “la testimonianza coerente e impegnata” e per “la solerte collaborazione prestata alla Santa Sede nell’ambito della sua recente riforma, della quale egli ha posto le basi con determinazione e saggezza”. Con questi sentimenti Papa Francesco ricorda il cardinale George Pell, prefetto emerito della Segreteria per l’Economia, scomparso ieri sera a Roma intorno alle 21 a seguito di complicazioni cardiache sopraggiunte dopo un intervento chirurgico. Si trattava di una operazione, programmata da tempo, di sostituzione di una protesi all’anca.

Vicinanza ai familiari 

In un telegramma al cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, il Papa esprime la sua “tristezza” per la morte dell’81enne cardinale australiano e assicura la sua “vicinanza” ai familiari, in particolare il “caro fratello David”. “Porgo sentimenti di vivo cordoglio, ricordandone con animo grato la testimonianza coerente e impegnata, la dedizione al Vangelo e alla Chiesa”, scrive ancora il Pontefice. E rammenta anche l’opera compiuta dal porporato per la riforma della Curia romana, come prefetto della Segreteria per l’Economia, nominato in tale incarico nel 2014 con la nascita del Dicastero. Un’opera che già il Papa ha ricordato nella recente intervista a Mediaset prima di Natale, quando, ad una domanda sulla “parte economica” ha detto: “L’organizzare questo che, grazie a Dio, sta andando bene con il Consiglio dell’Economia, con il Segretariato all’Economia. Tutto questo lo ha visto chiaro il cardinale Pell, che è quello che ha incominciato questo. Poi è dovuto rimanere quasi due anni in Australia per questa calunnia che gli hanno fatto – che poi era innocente, ma gliel’hanno fatta brutta poveretto – e si è allontanato da questa amministrazione, ma è stato Pell a fare lo schema di come si poteva andare avanti. È un grande uomo e gli dobbiamo tante cose”.

“Ha seguito il Signore nell’ora della prova”

Il riferimento di Papa Francesco era alle accuse di abusi su minori per le quali il cardinale è stato sottoposto a un lungo processo nel suo Paese che si era concluso con un verdetto di condanna. Pell stava scontando una pena di sei anni di reclusione quando è stato prosciolto completamente dall’Alta Corte australiana. Prima ha trascorso 404 giorni in due penitenziari di massima sicurezza a Melbourne e Barwon. Nel telegramma di oggi, Papa Francesco ricorda questa esperienza scrivendo: “Innalzo preghiere di suffragio perché questo servo fedele, che senza vacillare ha seguito il suo Signore con perseveranza anche nell’ora della prova, venga accolto nel gaudio del Cielo e riceva il premio della pace eterna”.

I funerali del cardinale Pell saranno celebrati nei prossimi giorni. Secondo quanto riferito dalle persone vicine al porporato, potrebbe essere sepolto nella cattedrale di St. Mary a Sydney, dove era stato arcivescovo dal 2001 al 2014.