Gabriella Ceraso – Città del Vaticano
“Madre, aiutaci a essere comunità che va incontro a tutti!”. A Nostra Signora di Lourdes, nel giorno solenne della sua Festa, l’11 febbraio – quando il Santuario a Lei intitolato a Buenos Aires, sin dall’inizio del”900, si riempie di fedeli – Francesco rivolge la sua preghiera. “Buona festa!” dice il Papa che invoca Maria perchè apra i cuori, faccia di una comunità un popolo che cammina senza egoismi e isolamenti.
Incontrare e lasciarsi incontrare
Le parole del Papa raccolgono le intenzioni dei pellegrini che alla Vergine chiedono una grazia molto grande: essere comunità in uscita, in uno scambio continuo e reciproco, perchè l’incontro, dice il Pontefice, non è una concessione ma qualcosa di condiviso:
Essere comunità che va incontro a tutti, uscire per incontrare gli altri, ma anche uscire per lasciarsi incontrare, perché l’incontro è reciproco, l’incontro non è un’elemosina è camminare insieme, rifuggire dallo stare soli e dall’isolamento per stare insieme agli altri, con gli amici, con la famiglia, con il Popolo di Dio, tutti insieme in preghiera davanti alla Vergine
L’egoismo è una tarma
Incontrare, uscire, camminare insieme e andare incontro: per questo, ripete Francesco, “chiediamo alla Vergine di aiutarci a essere comunità”. Si ripete così l’invocazione alla Vergine prima della benedizione finale:
L’incontro è sempre aprirsi agli altri, l’opposto dell’incontro è chiudere il proprio cuore. Madre, fa’ che non abbiamo il cuore chiuso, perché l’egoismo è una tarma che ti rode il cuore dal di dentro.