All’Angelus il pensiero di Francesco rivolto ai Paesi dilaniati dalla guerra, con lo sguardo allo Stato del Sudest asiatico e alla sua popolazione che soffre per i combattimenti, “soprattutto i più vulnerabili: bambini, anziani, malati, rifugiati tra i quali i rohingya”. E poi la preghiera per Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Sudan