Francesco riceve i membri della Papal Foundation e ne incoraggia l’attività di promozione di progetti e borse di studio che forniscono “vitale assistenza” ai più fragili. Ricordando l’importanza di lavorare sempre per l’unità nella Chiesa, sottolinea che vigilanza e trasparenza sono imprescindibili nel servizio di carità
Antonella Palermo – Città del Vaticano
La promozione dell’unità e la trasparenza nella Chiesa: su questi due aspetti si è soffermato Papa Francesco nel suo discorso ai membri della Papal Foundation, organismo statunitense dal 1988 a sostegno delle necessità del Pontefice e della Chiesa, ricevuti oggi in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
Lavorare per l’unità, in ascolto dello Spirito Santo
Ricordando, come fa spesso, che il diavolo è specialista nel lottare contro l’unità, Francesco pone il dito in uno dei punti critici della Chiesa, “causato dall’influsso di ideologie e movimenti che – afferma – pur avendo talvolta buone intenzioni, finiscono per fomentare partiti e ‘cricche’, dove ciascuno sviluppa un certo complesso di superiorità quando si tratta di comprendere la pratica della fede”. E insiste:
Questo è ulteriormente aggravato dall’applicazione di una terminologia mondana, soprattutto di tipo politico, quando si parla della Chiesa e della fede stessa.
E, a braccio, Francesco rimarca che solo lo Spirito Santo è capace di creare la vera unità senza uniformità.
Aiutare gli altri con autenticità, oltre divisioni faziose
Il Papa garantisce che la Papal Foundation è ispirata da una fede sincera e dal vivo desiderio di aiutare gli altri. I suoi membri “si elevano al di sopra di queste divisioni faziose e promuovono l’unità attraverso il generoso finanziamento, ogni anno, di numerosi progetti e borse di studio”. Si tratta di opportunità per una “vitale assistenza, senza pregiudizi o discriminazioni, ai nostri fratelli e sorelle nel mondo intero”.
Con gratitudine per la vostra testimonianza in questo senso, vi incoraggio a perseverare in questo vostro peculiare servizio all’unità nella Chiesa universale.
Assicurare sempre vigilanza e trasparenza
Il Pontefice sfrutta questa occasione per ricordare che “negli ultimi anni la Santa Sede ha fatto passi notevoli per garantire che i servizi forniti alla Chiesa universale e alla società in generale dai suoi vari Dicasteri, Istituzioni e Uffici siano svolti con un’adeguata trasparenza”. E aggiunge:
Ciò è particolarmente importante nel servizio di carità, che fa affidamento sulla buona volontà e sulla generosità di tante persone in tutto il mondo. Sebbene non siano paragonabili all’immenso danno derivante dall’incapacità di proteggere i più vulnerabili da varie forme di abuso, gli scandali finanziari causati da una mancanza di vigilanza e trasparenza danneggiano il buon nome della Chiesa e possono mettere in discussione la credibilità della fede stessa.
Il ringraziamento del Papa per l’opera della Fondazione si accompagna a parole di compiacimento per “il costante impegno a mantenere adeguate misure di trasparenza, affinché il finanziamento di borse di studio e progetti vada veramente a beneficio di chi ne ha bisogno”. E, chiosa, a braccio, su un ingrediente che non deve mai mancare:
So che voi fate questo lavoro con gioia, con letizia. Mai perdere il “sense of humor”, mai. Avanti con quello, che è molto importante.