Il Papa ai vescovi del mondo: tutti uniti in quest’ora buia di minacce per la pace mondiale

Vatican News

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
 

Tutto il popolo di Dio, vescovi, preti, religiosi, fedeli laici, uniti in preghiera per la fine della guerra. A quasi un mese dall’inizio della guerra in Ucraina, “che sta causando sofferenze ogni giorno più terribili a quella martoriata popolazione, minacciando anche la pace mondiale”, Papa Francesco invia una lettera per invitare la Chiesa del mondo a unirsi all’atto di consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore immacolato di Maria che compirà, nel pomeriggio di venerdì 25 marzo, nella Basilica di San Pietro. La missiva è indirizzata ai vescovi di ogni Paese, insieme ad essa il Pontefice allega il testo della preghiera di consacrazione composta per l’occasione, in cui, tra le varie suppliche, chiede: “Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono. Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare”. Il Papa chiede che l’orazione sia recitata “lungo quel giorno, in fraterna unione”. 

La Chiesa vicina a chi paga le conseguenze del conflitto

“La Chiesa – scrive poi Papa Francesco – in quest’ora buia, è fortemente chiamata a intercedere presso il Principe della pace e a farsi vicina a quanti pagano sulla propria pelle le conseguenze del conflitto”. Il Papa si dice grato, in questo senso, “a tutti coloro che con grande generosità stanno rispondendo ai miei appelli alla preghiera, al digiuno, alla carità”.

Lascia poi intendere che il gesto di devozione del 25 marzo, giorno in cui la Chiesa celebra la Solennità dell’Annunciazione, è una risposta a numerose richieste ricevute dal Popolo di Dio. “Desidero affidare in modo speciale alla Madonna le Nazioni in conflitto”, dice ancora il Papa, ricordando le sue parole nell’Angelus del 20 marzo in cui annunciava di voler “compiere un solenne Atto di consacrazione dell’umanità, in modo particolare della Russia e dell’Ucraina, al Cuore immacolato di Maria”. E poiché “è bene disporsi a invocare la pace rinnovati dal perdono di Dio”, l’atto avverrà nel contesto di una Celebrazione della Penitenza che inizierà alle 17.30. La consacrazione è, invece, in programma alle 18.30. Lo stesso giorno, alla stessa ora, il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski presiederà la stessa celebrazione a Fatima, come inviato del Papa.

Implorare la fine della violenza

Francesco spiega quindi il significato di questo atto: “Vuole essere un gesto della Chiesa universale, che in questo momento drammatico porta a Dio, attraverso la Madre sua e nostra, il grido di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della violenza, e affida l’avvenire dell’umanità alla Regina della pace”. Invita personalmente ogni vescovo “a unirsi a tale atto, convocando, nella giornata di venerdì 25 marzo, i sacerdoti, i religiosi e gli altri fedeli alla preghiera comunitaria nei luoghi sacri, così che il Popolo santo di Dio faccia salire in modo unanime e accorato la supplica alla sua Madre”.