Francesco riceve in udienza i partecipanti al Congresso di chirurgia dell’Associazione Ex-alunni del Professor Ivo Pitanguy (AEXPI), il famoso chirurgo plastico brasiliano. Nel suo discorso, la gratitudine per il servizio a favore di tanti bambini malati per restituirgli il “sorriso” e l’invito “come uomini, medici e cristiani”, a far riflettere “una bellezza che va al di là di quella che si può percepire con gli occhi del corpo”
Vatican News
Dà il benvenuto in Vaticano “con il sorriso sulle labbra” (“un sorriso naturale, non rifatto”, dice), Papa Francesco, ai partecipanti al Congresso di chirurgia dell’Associazione Ex-alunni del Professor Ivo Pitanguy (AEXPI), il famoso medico e chirurgo plastico brasiliano, autore di oltre 800 pubblicazioni scientifiche. Lo stesso sorriso che i medici in uno dei loro progetti di cooperazione, cercano di disegnare sui volti di tanti bambini malati e, aiutandoli, lo portano anche alle loro famiglie e a tutta la società.
Vi ringrazio per questo servizio discreto a favore degli altri
La bellezza che non si percepisce con gli occhi
Tuttavia, sottolinea il Papa nel suo discorso, “come uomini, come medici e come cristiani, sappiamo che i nostri volti sono destinati a riflettere una bellezza che va al di là di quella che si può percepire con gli occhi del corpo”.
Una bellezza che non è soggetta a tendenze programmate dal business della moda, dal business della cultura, dal business dell’apparenza, ma che si collega alla verità dell’uomo, al suo essere più intimo, che non possiamo sfigurare
Portare al mondo l’immagine di Dio
Francesco ricorda le parole di San Paolo quando affermava che sul nostro volto riflettiamo “come in uno specchio la gloria del Signore” e “veniamo trasformati in quella medesima immagine”. “Che questa verità profonda – è il suo mandato – guidi sempre la nostra mano, per portare al mondo quell’immagine di Dio impressa nel nostro essere, nelle buone opere, nell’amore che si dona, nell’amore si diffonde”.
Celebrazioni per i 50 anni di fondazione
I medici sono riuniti a Roma dal 20 al 26 maggio per il Convegno che vuole celebrare il 50.mo della fondazione dell’Associazione. In programma, a Rio de Janeiro, si terrà poi un convegno internazionale per i cent’anni di nascita di Pitanguy.