Il Nobel per la Chimica a List e MacMillan, ingegneri molecolari

Vatican News

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

Dopo la Medicina e la Fisica, a Stoccolma è la volta della Chimica. Il Nobel arriva nelle mani dello scozzese David W.C. MacMillan e del tedesco Benjamin List, per lo sviluppo dell’organocatalisi asimmetrica, uno strumento ingegnoso e duttile, per ‘costruire’ molecole, che già ha avuto un grande impatto nella ricerca farmaceutica. Attraverso questo metodo, in pratica, si combinano fra loro le molecole per ottenerne di nuove, evitando che durante la reazione possano avvenire contaminazioni. Grazie a questa tecnica è possibile ottenere medicinali, oppure celle solari di nuova generazione o batterie più efficienti. Si tratta quindi di una tecnica amica dell’ambiente, funzionale alla cosiddetta ‘chimica verde’.

I vincitori del premio

È stato il segretario dell’Accademia svedese, Goran Hansoon, a scandire i nomi dei vincitori: Benjamin List, 53 anni, è nato a Francoforte, dove si è laurato nel 1997 e attualmente dirige il Max Plank Institute, specializzato proprio per la ricerca sulla catalisi, fenomeno per cui la velocità di una reazione chimica è modificata dalla presenza di piccole quantità di sostanze. Coetaneo di List, David W.C. MacMillan, è invece originario di Bellshill, in Scozia, ma da giovanissimo si è trasferito negli Usa dove si è laureato all’Università della California iniziando la sua carriera di ricercatore. Attualmente, insegna a Princeton. Entrambi, fin dal 2000, portano avanti in modo indipendente gli studi sull’organocatalisi, restando leader indiscussi sul campo e dimostrando l’utilizzo dei catalizzatori organici per guidare moltitudini di reazioni chimiche. “É un giorno meraviglioso, sono molto sorpreso”, ha reagito List alla notizia della vittoria affermando di non sapere che il suo collega scozzese fosse al lavoro sulla stessa tecnica. “Per molto tempo ho pensato che fosse un’idea stupida” salvo poi accorgersi che poteva funzionare. “A quel punto ho cominciato a sentire che poteva essere qualcosa di grande”.

Lo studio e l’impiego dei catalizzatori

“Molte aree di ricerca e industrie – ha spiegato il segretario Hansoon – dipendono dalla capacità dei chimici di costruire molecole in grado di formare materiali elastici e durevoli, immagazzinare energia in batterie o inibire la progressione delle malattie. Questo lavoro richiede catalizzatori, ovvero sostanze che controllano e accelerano le reazioni chimiche, senza entrare a far parte del prodotto finale. Ad esempio, i catalizzatori delle auto trasformano sostanze tossiche nei fumi dello scarico in molecole innocue. I nostri corpi contengono anche migliaia di catalizzatori sotto forma di enzimi, che scavalcano le molecole necessarie alla vita”. Una scoperta, dunque, che va nella direzione della cura dell’ambiente, affrontata e rilanciata in questi giorni proprio da Papa Francesco, in vista della Cop26 di Glasgow, e senza dubbio a beneficio dell’umanità intera.

Domani la Letteratura

E mentre il mondo festeggia la chimica, c’è già chi guarda al Nobel per la Letteratura che sarà assegnato domani, giovedì 7 ottobre, alle ore 13. Tra i favoriti c’è la scrittrice canadese Margaret Atwood, il cui nome è diventato molto popolare tra gli appassionati di serie tv per il successo di ‘The Handmaid’s Tale’, basata sul romanzo distopico ‘Il racconto dell’ancella’ del 1985.