Il cardinale Parolin: unità e non divisione di fronte alle emergenze mondiali

Vatican News

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

Il cardinale Pietro Parolin si sofferma con i giornalisti sui temi del momento in un breve e franco dialogo con i rappresentanti della stampa. Le dichiarazioni riguardano l’Ucraina, il recente viaggio del porporato in Africa in rappresentanza di Papa Francesco e l’odierna nomina di tre donne in posti chiave della Curia. Il porporato è intervenuto, nella sede dell’ambasciata italiana presso la Santa Sede, a Roma per parlare di un’altra grave crisi, quella idrica, che colpisce soprattutto i Paesi più poveri. L’occasione è stata fornita dalla presentazione del libro “Il senso della sete. L’acqua tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità” di Fausta Speranza.

Il pensiero costante all’Ucraina

“Il Papa vuole andare in Ucraina e appena possibile ci andrà”. Il cardinale Parolin conferma la volontà del Pontefice di recarsi a Kiev per mostrare la sua vicinanza al popolo ucraino devastato dalla violenza della guerra. Adesso, ricorda il porporato, è imminente il viaggio in Canada, che è stato confermato. Ad una domanda sulle conseguenze globali del conflitto in Ucraina e sulle fibrillazioni che sta provocando nei governi europei. Parolin ha specificato: “Credo che nello scenario mondiale attuale più un governo è stabile più riesce a far fronte alle tante sfide che si pongono, si tratta di sfide epocali. Nessuno poteva immaginare che da questa guerra sarebbe derivata una crisi generalizzata, sia dal punto di vista alimentare, sia dal punto di vista energetico. Quindi evidentemente, quando c’è qualcuno che ha in mano le redini della situazione, questo facilita le soluzioni”. Poi ha auspicato: “Dobbiamo metterci a lavorare tutti insieme e non a dividerci!”.

Il viaggio in Africa

A proposito del recente viaggio in Africa, il segretario di Stato ha affermato: “Sono andato in Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan per assicurare gli abitanti dei due Paesi che il Papa ha intenzione di andare. Il viaggio è stato posticipato solo per le sue condizioni di salute”. Il segretario di Stato ha spiegato che bisogna scegliere il periodo più adatto per evitare le stagioni delle piogge, che renderebbero la visita papale difficoltosa. Inoltre ha sottolineato che questi periodi in Sud Sudan non coincidono con quelli della Repubblica Democratica del Congo e quindi che bisogna programmare la visita con attenzione.

Tre donne in Vaticano

A proposito dell’odierna nomina di tre donne al Dicastero dei Vescovi da parte di Papa Francesco, il porporato ha detto: “Continua l’apertura della Chiesa al mondo femminile. Sinora non c’erano donne in questo”, un ufficio molto importante, ha sottolineato, che si occupa di preparare i fascicoli da sottoporre al Papa per la nomina dei presuli. E questa è una conseguenza della Praedicate Evangelium.