I leader religiosi: le istituzioni educative sono “cantieri” di fraternità

Vatican News

Adriana Masotti – Città del Vaticano

L’evento “Religions and Education: Towards a Global Compact on Education”, che si è tenuto oggi in Vaticano, si colloca nella cornice del Patto Educativo con il quale Papa Francesco propone una vasta alleanza che sappia rispondere alle conseguenze drammatiche della pandemia attraverso una convergenza educativa globale. L’obiettivo è porre in atto tutte le misure necessarie per mettere l’educazione e la persona al centro dell’agenda internazionale. I numerosi rappresentanti di varie religioni presenti, si legge nel comunicato della Congregazione per l’Educazione Cattolica promotrice dell’incontro, “hanno dialogato fraternamente sulle grandi sfide educative contemporanee”, accogliendo le parole del Papa che nel suo intervento ha ribadito il rapporto privilegiato delle tradizioni religiose con la cura pedagogica e la loro possibilità di essere stimolo per una educazione capace di orientare il mondo verso la fratellanza universale. Un impegno sottolineato dai leader religiosi in un appello consegnato simbolicamente alla professoressa Stefania Giannini, vicedirettore generale dell’Unesco. 

L’appello dei rappresentanti delle religioni

Nel testo rivolto agli insegnanti e agli educatori, i rappresentanti religiosi che oggi per la prima volta si sono incontrati sui temi educativi, ribadiscono l’importanza di “promuovere a livello planetario un ‘patto per l’educazione’ che tenga conto delle attese e delle sfide del nostro tempo”. A spingere i leader la convinzione che “le religioni possono essere fonti e promotrici di valori fondamentali per l’umanità” e la comune “crescente preoccupazione per l’odierna crisi dell’educazione”. Agli insegnanti e agli educatori va la loro gratitudine insieme all’incoraggiamento a continuare il cammino “nonostante le difficoltà e le sfide del nostro tempo, aggravate dall’emergenza pandemica”. I rappresentanti religiosi auspicano, per quanti si impegnano nella formazione dei giovani, una maggiore valorizzazione e considerazione da parte dei governi, anche con il riconoscimento di una giusta retribuzione, mentre invitano insegnanti e educatori a mettersi “al servizio delle nuove generazioni camminando con i piedi per terra ma con lo sguardo rivolto al cielo”.

Le indicazioni concrete per un’educazione nuova

Il messaggio prosegue con l’indicazione dei capisaldi di un’educazione “completa e inclusiva” che impegna tutti: mettere al centro la persona contro la cultura dello scarto; l’ascolto e il rispetto degli studenti e, in particolare, la valorizzazione della dignità delle donne. I leader religiosi suggeriscono poi la necessità di un’educazione che non sia solo passaggio di informazioni ma anche stimolo alla curiosità, alla vita spirituale e al “senso delle connessioni etiche” tra le persone e con tutta la vita del pianeta. E’ essenziale poi la responsabilizzazione della famiglia e la collaborazione con altre agenzie per un’educazione all’accoglienza soprattutto dei più vulnerabili. Infine, è necessario “ricercare nuovi modi di intendere l’economia e la politica”, perché siano a servizio dell’uomo e di tutta l’umanità nel rispetto anche dell’ambiente. Il messaggio si conclude con l’esortazione a non perdere la fiducia e a proseguire con gioia nella propria missione. Le istituzioni educative, scrivono i leader delle religioni, in quanto luoghi di crescita e di dialogo, “sono un ‘cantiere’ aperto per la costruzione di un umanesimo della fraternità”.

Un percorso che proseguirà a livello locale e globale

I contributi e le riflessioni di quanti sono intervenuti nell’incontro di oggi, fa sapere la Congregazione per l’Educazione Cattolica, saranno raccolti in una pubblicazione per poter avviare ulteriori ricerche all’interno dei cinque ambiti con cui si articola il Patto Educativo: dignità e diritti umani; fraternità e cooperazione; tecnologie ed ecologia integrale; pace e cittadinanza; culture e religioni. Gli approfondimenti si concretizzeranno nelle diverse iniziative che saranno promosse per realizzare, a livello locale e globale, gli impegni del Patto in collaborazione con un’ampia rete di università, proseguendo i tanti progetti che già sono stati avviati localmente un po’ dovunque e che stanno riscontrando una significativa rilevanza a vari livelli istituzionali. “Questo incontro mondiale dei rappresentanti delle religioni – conclude il comunicato della Congregazione – assume una valenza storica. Esso è un ulteriore passo di un lungo percorso di dialogo e partecipazione verso l’unità. Tutti siamo invitati a metterci al servizio del bene comune promuovendo un’educazione aperta e inclusiva”.