“HEBDÓMADA PAPAE”
Notítiae Vaticánae Latíne rédditae
Die undetricésimo mensis Ianuárii anno bis millésimo vicésimo secúndo
(TÍTULI)
In domínica tértia témporis ordinárii ad Sacram Scriptúram fúnditus vestigándam dicáta, lectorátus et catechístae ministérium láicis, cum viris tum féminis, variárum Natiónum concrédidit Summus Póntifex.
Praetérito die Mercúrii, destináto ad pacem in Ucráina deprecándam, Francíscus rursus est cohortátus ut “ómnium bonum cómmodis paucórum anteferrétur”.
In anno iudiciáli Románae Rotae inaugurándo, postulávit Póntifex ut procéssibus iudiciálibus agéndis locus tribuerétur ad atténte auscultándum, neútiquam áutem ad praestitútas responsiónes.
Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latína lingua prolátos dicit Philíppus Herrera-Espaliat.
(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)
Tres per contínuos annos Dei Verbi celebrátur Domínica, quam anno bismillésimo vicésimo instítuit Francíscus Papa. Cum missa hoc anno celebrarétur, lectoratus et catechístae ministérium sédecim láicis, cum viris tum féminis, commísit Póntifex. Réfert Alexánder de Carolis.
Quod Sacra Scriptúra in vita christiána príncipem óbtinet locum, id íterum iterúmque in eucharística celebratióne est confirmátum, ex qua Ecclésia cunctum Dei pópulum cohortátur ad Verbum peténdum. Dominicális celebratiónis témpore apud Papálem Basílicam Sancti Petri, per ritum quendam ad experiméntum comprobátum, Francíscus ut minístros lectóres constítuit duos viros ac sex féminas, et ut minístros catechístas, quinque viros et tres féminas. Primum láici hoc ministérium recepérunt, ex divérsis Natiónibus adveniéntes. Sui ipsórum offícii sicut signum, lectóres a Summo Pontífice Bíblia recepérunt, catechístae áutem crucem. In homília duo arguménta a Francíscus Papa sunt expósita: “Verbum Deum revélat, Verbum ad hóminem nos défert”.
Ex die destináto ad pacem in Ucráina deprecándam, íterum iterúmque suam īmam ánimi perturbatiónem osténdit Francíscus, quod ad condiciónes áttinet in illis locis Európae Septemtrionális. Audiámus Catherinam Agorelius.
Diem Mercúrii sextum et vicésimum elégit Francíscus Papa, ut oráret in Ucráina pro pace servánda. Contentiónes húius Natiónis cum Rússia effecérunt ut Summus Póntifex complúriens Natiónum potestátes monéret, ut quaedam reperírent ad bellum vitándum. Sic die Mercúrii Audiéntiae Generális sub finem, priúsquam Pater noster dicerétur atque concórdiae reconciliationísque memoraréntur benefícia, Póntifex inquit: “Instánter a Dómino flagitémus ut in regióne illa fratérnitas vigére possit et vúlnera, metus ac divisiónes superéntur”. Una simul cum fidélibus in Páuli sexti áula adstántibus, Francíscus Papa orávit et postulávit ut id totum per diem producerétur.
(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)
Praelátos auditóres Rotae Románe die Iovis praetérito allóquens, ad annum inaugurándum eórum actiónis iudiciális, Francíscus Papa est cohortátus ut fidelitáte operositatéque renováta ecclesiále ministérium prosequeréntur, “iustítiae inserviéntes, quae a veritáte abstráhi nequit, ac tandem a salúte animárum”. Huc áddidit Póntifex quod hoc anno occásio praebétur synodalitátis meditándae de nullitátis matrimónii procéssibus”. Ex iudícibus ínsuper quaesívit Francíscus ut in iudiciálibus procéssibus locus tribuerétur ad atténte auscultándum, mínime vero ad praestitútas responsiónes.
Haec háctenus, próxima hebdómada, Deo suffragánte, íterum ad vos.
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
29 gennaio 2022
Nella terza Domenica del tempo ordinario dedicata all’approfondimento della Scrittura, il Papa ha conferito il ministero del lettorato e del catechista a laiche e laici di diversi Paesi.
Mercoledì scorso, giornata indetta dal Papa per pregare per la pace in Ucraina, Francesco ha nuovamente lanciato un appello affinché “il bene di tutti sia anteposto agli interessi di parte”.
Nell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Rota Romana, il Pontefice ha chiesto che nei processi giudiziari si dia spazio all’ascolto profondo e non a risposte standard
Un cordiale bentrovati da Felipe Herrera-Espaliat per questa nuova edizione del notiziario in lingua latina.
SERVIZI
Per il terzo anno di fila si è celebrata la Domenica della Parola di Dio, istituita da Papa Francesco nel 2020. Durante la messa di quest’anno, il Pontefice ha conferito il ministero del lettorato e del catechista a sedici laici. Il servizio è di Alessandro de Carolis.
La centralità della Sacra Scrittura nella vita cristiana è stata ancora una volta sottolineata nella celebrazione eucaristica con la quale la Chiesa incoraggia la vicinanza di tutto il popolo di Dio con la Parola. Durante la celebrazione domenicale nella Basilica di San Pietro e seguendo un rito approvato ad experimentum, Francesco ha istituito come ministri lettori due uomini e sei donne, e come ministri catechisti, cinque uomini e tre donne. È la prima volta che a ricevere questi ministeri sono dei laici, tutti di diverse nazionalità. Come segno del loro nuovo impegno, i lettori hanno ricevuto dal Santo Padre una bibbia, mentre per i catechisti una croce. Nell’omelia il Papa ha approfondito due aspetti: “La Parola svela Dio, la Parola ci porta all’uomo”.
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Con una giornata dedicata a pregare per la pace in Ucraina, il Papa ha manifestato ancora una volta la sua profonda preoccupazione per la situazione nel nord dell’Europa. Sentiamo Katarina Agorelius.
È stato mercoledì 26 gennaio il giorno scelto da Papa Francesco per raccogliersi in preghiera per la pace in Ucraina. Le tensioni di questa nazione con la Russia hanno spinto il Santo Padre a fare diversi appelli ai responsabili delle nazioni a trovare delle soluzioni che prevengano una eventuale guerra. Così, alla fine dell’udienza generale di mercoledì, prima di pregare il padre nostro e ricordando i valori della concordia e della riconciliazione, il Pontefice ha detto: “Chiediamo con insistenza al Signore che quella terra possa veder fiorire la fraternità e superare ferite, paure e divisioni”. Insieme ai fedeli presenti in aula Paolo VI, Francesco ha pregato e chiesto di continuare a farlo tutta la giornata.
NOTIZIE BREVI
Nel suo discorso rivolto ai prelati uditori della Rota Romana lo scorso giovedì, durante l’inaugurazione del loro anno di attività giudiziaria, Papa Francesco ha esortato a proseguire con fedeltà e operosità rinnovate il ministero ecclesiale “al servizio della giustizia, inseparabile dalla verità e, in definitiva, dalla salus animarum”. Il Pontefice ha anche detto che quest’anno è un’occasione per riflettere sulla sinodalità nei processi di nullità matrimoniale”. Francesco ha chiesto inoltre ai giudici che nei processi giudiziari ci sia spazio all’ascolto profondo e non a risposte standard.
È tutto per questa edizione, alla prossima settimana se Dio vuole.