Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, in onda ogni domenica alle ore 12.30. In sommario: il Papa all’Angelus: “Chi ama non resta rigido (…) sa cambiare i suoi programmi”. Udienza generale, nella catechesi sulla passione per l’evangelizzazione Francesco ricorda san Juan Diego. Il Pontefice annuncia che sta scrivendo una seconda parte della Laudato si’
HEBDÓMADA PAPAE
NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE
Die primo mensis Iúlii anno bismillésimo vicésimo tértio
TÍTULI
In Salutatióne Angélica Póntifex ait: “Qui amat non manet rígidus (…) propósita sua immutáre valet”.
In Audiéntia Generáli catechésim éxplicans de Evangelizatiónis stúdio, Francíscus sanctum Ioánnem Dídacum mémorat.
Enuntiávit Póntifex se álteram partem Litterárum encyclicárum Laudato si’ scriptúrum.
Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latínos dicit Eugénius Murrali.
NOTITIAE
«Ferax est amor ac nos christiáni, si Christum imitári vólumus, invitámur ad mores immutándos»: quod in Salutatióne Angélica praetérita die domínica autumávit Francíscus Papa. Refert Rosárius Tronnolone.
“Iesus fidem videt” asséruit Póntifex, Evangélii secúndum Matthaéum caput décimum quintum a versículo vicésimo primo ad duodetricésimum éxplicans de Chananaéa mulíere, quae exposcébat, ut fília a daemónio liberarétur. Inde adhortátio venit ad auscultándum et obsequéndum: “Quantum in necessitudínibus nostris, sicut et in vita nostra fídei, dóciles esse prodest, aures revéra praebére, compassióne et alíus bono intus movéri”. Qui áddidit: “Quótiens in tentatiónem indúcimur fidem cum inscriptióne miscéndi!”, dum Chananaéa veram in Deo fidúciam váluit habére, quae ex obstináta precatióne constat. – Dicta Angélica Salutatióne, sollicitúdinem suam osténdit Póntifex de discrímine, in quo Niger versatur, et item de stabilitáte regiónis Sahel firmánda. Memorávit ínsuper Francíscus loca, quae bellis vastántur, nominátim Ucraínam, “quae iamdúdum vexátur”. Iúvenes tandem salutávit Óperis “Tucum”, ut appéllant, cuius offícium est Via Lucis per statiónes ferriviárias Ítalas ad derelíctos conveniéndos.
“Núntius matérno sermóne: sanctus Ioánnes Dídacus, Vírginis Guadalupensis núntius”, títulus quidem hic est Pontíficis catechésis Audiéntiae Generális féria quarta praetérita. Refert Emmanuéla Campanile.
“Maria Mater est atque sub eius praesídium quisque fílius confúgere potest”: haec una est ex senténtiis, quas enuntiávit Francíscus, sancti Ioánnis Dídaci osténdens figúram, qui in México, in colle quodam Matrem Dei vidit. “Húmilis fuit ille, indus de plebe: eum respéxit Deus, qui prodígia per párvulos patráre solet. Ioánnes Dídacus ad fidem accéssit adúltus et uxorátus. Mense Decémbri anni millésimi quingentésimi tricésimi primi quinquagésimum sextum ferme agébat annum”. Catechésis témpore, Francíscus pondus éxtulit Evangélii matérno locórum sermóne nuntiándi, ut Virgo Guadalupénsis egit, quae “appáret indigenárum vestiméntis indúta, eórum lingua lóquitur, récipit ac loci cultum amat”. Confirmávit ínsuper aequum esse viam tenére inculturatiónis, non autem illórum, qui praestitúta exemplária indigenárum gentibus impónunt. Póntifex constántiam patientiámque narrávit sancti Ioánnis Dídaci in Evangélii núntium deferéndum a María usque suffúlti. – Adstántibus divérsis sermónibus salutátis, Póntifex ad iúvenes, aegros, senes ac cóniuges novéllos se convértit. Proínde Ucraínam sancti Bartholomaéi intercessióni commísit.
NOTÍTIAE BREVIÓRES
Legatiónem álloquens advocatórum Natiónum ad Consílium Európae pertinéntium, Francíscus edíxit se operári ad Lítteras encýclicas Laudato si’ aptándas. Sedis Vaticánae Diurnariórum moderátor réttulit de Lítteris agi ad recens caeli status díscrimen attinéntibus.
Ad finem pervénimus, próxima hebdómada ad vos redíbimus, nova nuntiatúri.
HEBDOMADA PAPAE
NOTITIAE VATICANAE LATINE REDDITAE
26 agosto 2023
TITOLI
Il Papa all’Angelus: “Chi ama non resta rigido (…) sa cambiare i suoi programmi”.
Udienza generale, nella catechesi sulla passione per l’evangelizzazione Francesco ricorda san Juan Diego.
Il Pontefice ha annunciato che sta scrivendo una seconda parte della Laudato si’.
Un cordiale benvenuto a tutti voi da Eugenio Murrali e bentornati all’ascolto del notiziario in lingua latina.
SERVIZI
“L’amore è creativo e noi cristiani, se vogliamo imitare Cristo, siamo invitati alla disponibilità del cambiamento”, ha affermato Papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa. Il servizio di Rosario Tronnolone:
“Gesù vede la fede”, ha detto Papa Francesco, commentando il Vangelo ( Mt 15,21-28), a proposito dell’incontro tra Gesù e la donna cananea che chiedeva con insistenza la liberazione della figlia da un demonio. Di qui l’invito all’ascolto e alla docilità: “Quanto bene fa nei nostri rapporti, ma anche nella vita di fede (…) intenerirci in nome della compassione e del bene altrui”. E ha aggiunto: “Quante volte si cade nella tentazione di confondere la fede con un’etichetta!”, mentre la cananea ha saputo avere la vera fiducia in Dio, fatta dell’insistenza della preghiera. Dopo l’Angelus, il Pontefice ha espresso preoccupazione per la crisi del Niger e per la stabilità della regione del Sahel. Francesco ha inoltre ricordato i territori afflitti dalla guerra, in particolare l’Ucraina “che da tanto tempo soffre”. Infine, il Papa ha salutato i giovani del Progetto “Tucum”, impegnati in una Via Lucis attraverso le stazioni ferroviarie italiane, per incontrare chi vive ai margini.
“L’annuncio nella lingua materna: san Juan Diego, messaggero della Vergine di Guadalupe” è il titolo della catechesi del Pontefice all’udienza generale di mercoledì scorso. Il servizio di Emanuela Campanile:
“Maria è Madre e sotto il suo manto trova posto ogni figlio”, è uno dei pensieri espressi da Francesco, presentando la figura di san Juan Diego, che in Messico, su un’altura, vede la Madre di Dio. “Lui era una persona umile, un indio del popolo: su di lui si posa lo sguardo di Dio, che ama compiere prodigi attraverso i piccoli. Juan Diego era venuto alla fede già adulto e sposato. Nel dicembre del 1531 ha circa 55 anni”. Nel corso della catechesi Francesco si è soffermato sull’importanza di trasmettere il Vangelo nella lingua materna dei luoghi, come la Vergine di Guadalupe, che “appare vestita con gli abiti degli autoctoni, parla la loro lingua, accoglie e ama la cultura del luogo”. E ha sottolineato come sia opportuno prendere la via dell’inculturazione e non quella di chi impone modelli precostituiti alle popolazioni indigene. Il Pontefice ha raccontato la costanza e la pazienza di san Juan Diego nel portare il messaggio del Vangelo, sempre sostenuto da Maria. Dopo i saluti nelle diverse lingue, il Papa ha rivolto il pensiero ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Ha inoltre affidato l’Ucraina all’intercessione di san Bartolomeo.
NOTIZIE
Parlando a una delegazione di avvocati di Paesi membri del Consiglio d’Europa, Francesco ha affermato che sta lavorando a un aggiornamento dell’enciclica Laudato Si’. Il direttore della Sala Stampa vaticana ha precisato che si tratta di una Lettera sulle recenti crisi climatiche.
È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.